LUCIANO DE CRESCENZO, UN UOMO D’AMORE
Luciano De Crescenzo, in uno dei suoi libri più letti, “Così parlò Bellavista”, faceva la distinzione tra uomini d’amore e uomini di libertà. Gli uomini d’amore li identificava nei napoletani, non per evidenziare qualità specifiche, o per mettere queste in competizione, Luciano non conosceva confini, muri o divisioni in genere, ma per abitudini. Gli uomini di libertà erano tutti quelli che vivevano al nord, e non solo in Italia . Gli uomini d’amore per esempio amano fare il bagno, è un incontro coi pensieri, ci si rilassa; quelli di libertà preferiscono la doccia, è più veloce e fa anche risparmiare l’acqua. Altro esempio gli uomini d’amore a Natale fanno il presepe, quelli di libertà l’albero. Lui ci teneva a dire che era un uomo d’amore.Poi ancora, la sinterizzazione del bene e del male nei punti esclamativi e interrogativi. Il bene è quello interrogativo, il dubbio, come diceva lui: “quando incontrate una persona con dei dubbi state tranquilli, vuol dire che è una brava persona”: poi riferendosi al punto ecslamativo diceva: “quando incontrate invece questi qui, quelli che hanno le certezze, la fede incrollabile, e allora stateve accort,. Vi dovete mettere paura perché la fede è violenza, la fede in qualsiasi cosa”. Quanto dobbiamo noi napoletani a Luciano? Parecchio. Lui ha fatto conoscere la vera anima del popolo napoletano, quella semplice, quella che ogni giorno lotta per sbarcare il lunario, quella che conosce e pratica la solidarietà, quella onesta, quella che ha vissuto durante il fascismo e come ne è uscita. E Luciano ha mantenuto quel “marchio” che si è dato lasciando di punto in bianco la routine di un posto all’IBM, lui ingegnere, per tuffarsi nell’arte scrivendo, interpretando film, scrivendo e descrivendo, con grande semplicità, un altro suo amore: la filosofia greca, abbracciando quindi qualcosa che gli sorgeva dai sentimenti proprio per rispettare quel marchio di “uomo d’amore” che ha sempre rivendicato e che gli è stato poi riconosciuto. Purtroppo da oggi avremo un uomo d’amore in meno su questa terra, Luciano ha deciso di lasciare questo mondo, lasciando insieme a tanta gratitudine, un vuoto grande difficile da colmare, un mondo che oggi più di sempre ha tanto bisogno di “uomini d’amore” come Luciano che ci mancherà anche per questo. Grazie Prof. Bellavista, terremo cari i tuoi insegnamenti, la tua filosofia di vero napoletano e uomo d’amore, che la terra ti sia lieve.
