UE, CONTE E IL PD HANNO SAPUTO RICALIBRARE IL RUOLO ITALIANO IN EUROPA
Tuttavia il voto di ieri non ci consegna una divisione perimetrale far europeisti e sovranisti ; l’opposizione alla candidatura di Van der Leyne contiene un utile opposizione democratica, verde e di sinistra che spinge ed isola le destre più estreme, nazionalisti, reazionari, neo-nazisti, nelle quali improvvidamente si é infilata la Lega.La neo-presidente si é assai felicitata per il fatto di non aver avuto alcun sostegno da queste forze, segnando un confine netto e chiaro fra una concezione democratica ed una autoritaria della vita dell’Unione, si é detta ispirata a Simone Weil ovvero una delle madrine dell’Europa Liberale e Conservatrice.Conte, e gli interessi diffusi che egli rappresenta, ha spinto i cinquestelle e quindi l’Italia a non assumere una posizione di isolamento.Ne avrà un beneficio perché il prossimo Commissario/a sarà certamente l’espressione di una posizione politica diversa e lontana da quella che per mesi é stata snocciolata in Patria.Conte ed anche il PD sono politicamente usciti vincitori dal giro delle nomine ed hanno saputo ricalibrare il ruolo italiano in Europa; Con il vantaggio per le sfide dell’avvenire che non sono poche e che devono e possono essere affrontate con maggior vigore in seno all’Unione a partire dalla consapevolezza che solo l’Europa unita nel suo destino sarà in grado di padroneggiare le questioni di ordine economico e sociale in cima delle quali resta il mantenimento della Pace e della Sicurezza nonché la soluzione della questione epocale rappresentata dalla emigrazione africana.Una buona giornata per l’Europa che progressisti e i socialisti, che avranno nuovi ed impegnativi compiti, non possono non sottolineare
