REGIONALIZZAZIONE BYE BYE: L’ISTRUZIONE RIMANE UNITARIA

REGIONALIZZAZIONE BYE BYE: L’ISTRUZIONE RIMANE UNITARIA

Sarà dura per i leghistidover rinunciare all’assunzione dei docenti in salsa regionale, come prevedeva la bozza sull’Autonomia,il nuovo casus-belli del governo gialloverde. Nell’ultimo vertice odierno a spuntarla il M5S: l’istruzione rimane unitaria.Di appannaggio dello Stato e non regionale.E’ stato infatti espunto l’art. 12 del testo Autonomia regionale sul quale la Lega, ed in particolare la ministra agli Affari Regionali Erika Stefani, premeva l’acceleratore come priorità da approvare. La scuola non si tocca, è e rimane statale:“Il personale della scuola è escluso dalla regionalizzazione, non ne viene toccato in nessun modo; il sistema di istruzione rimane unitario; nessun trasferimento di risorse dallo Stato alle regioni con riferimento all’istruzione“,riferiscono fonti pentastellate. OrgogliosI di aver mantenuto fede alla promessa fatta,  anche perché era stato rilevato pure un profilo di incostituzionalità sulla base della sentenza della Corte Costituzionale 76/2013 (redatta allora da Sergio Mattarella). Vittoria dunque per quanti si sono battuti, insegnanti, associazioni culturali, studenti, intellettuali,affinché il pericolo della parcellizzazione dell’istruzione, e di conseguenza dei piani dell’offerta formativa/didattica,fosse scongiurato. Vittoria per l’istruzione che rimane unitaria. Da nord a sud, isole comprese, dove riconoscersi, crescere e formarsi come cittadini.