ROCCO HUNT COME MARK CALTAGIRONE?

Rocchino Pagliarulo in arte Rocco Hunt è scomparso. Ha lasciato detto su Instagram che si è scocciato del rutilante mondo dello spettacolo, anzi che ne è deluso, (“troppe pressioni, troppe aspettative”) e ha deciso di non dare più notizie di se’. Vuole mollare tutto. I maligni insinuano fino all’uscita del prossimo disco che sarebbe imminente. Una trovata pubblicitaria, allora? Un modo di far parlare di se’ sgomitando nel mondo iper-affollato di rapper e trapper, non tutti di primissima scelta? Se fosse davvero così riscontreremmo una certa analogia con il caso di Mark Caltagirone, il fidanzato “fantasma” di Pamela Prati. Anche in quell’occasione si è costruita a tavolino un’assenza per motivare una presenza, quella della stessa Prati, soubrette ormai in disarmo, “morta di fama”. Non credo che sia il caso di Rocchino che in disarmo non è. Anzi. Opterei allora per un fastidio, quasi un imbarazzo, a dover gestire una fase di popolarità che è fisiologicamente calante. Hunt è pressato dal sistema, lo ammette lui stesso, vive male la sua giovane età. La paternità, poi, gli ha dato una responsabilità in più. È in una fase di crescita, deve decidere cosa fare da grande. Giusto un anno fa ebbi con lui un battibecco perché mi era parso poco disponibile nell’intrattenersi con i fans prima di un concerto. Gli dissi che da lui, peraltro nella sua città, Salerno, proprio non me l’aspettavo. Lui reagì malamente, disse che non era vero, che lui è sempre disponibile a firmare autografi e fare selfie. Magari il problema non è Rocco Hunt ma il sistema che non accetta la semplicità disarmante di questo ragazzo e nel volerlo costruire come divo gli crea quelle infrastrutture anche mentali che diventano muri insormontabili con il pubblico. Spero che quanto prima Rocchino ci dia sue notizie, ci teniamo molto a lui perché in lui abbiamo sempre creduto e siamo stati orgogliosi quando vinse Sanremo Giovani. Se il problema è davvero di gestione della popolarità allora consiglieremmo al giovane rapper di rivolgersi ad alcuni colleghi, tra l’altro salernitani, che prima di lui hanno vissuto l’esaltante stagione del successo e che poi si sono stabilizzati in una nicchia di qualità: i Neri per Caso. Un consiglio spassionato potrebbe essere importante per uscire dallo stato di crisi e riprendere con rinnovato entusiasmo senza però l’assillo di dover “spaccare” a tutti i costi. Rocchino, ti voglio bene