LEGA E 5 STELLE: PRIMA FATE LA MANOVRA ECONOMICA, POI NEL 2020 POTETE ANCHE ANDARE AL VOTO

LEGA E 5 STELLE: PRIMA FATE LA MANOVRA ECONOMICA, POI NEL 2020 POTETE ANCHE ANDARE AL VOTO

Salvini mica è scemo. Dove li trova, infatti, tordi da impallinare così facilmente come i 5 stelle? Dove trova deputati così terrorizzati dal rischio di andare a casa nelle prossimi mesi e, per questo, pronti a votare tutto quello che Caporal Nutella ordina? Per cui, tranquilli:  Ignorando i mal di pancia della base del nord Salvini, per questo e non solo,  non ha nessuna intenzione di andare immediatamente alle urne, nonostante minacci la crisi un giorno sì e l’altro pure, nonostante ricatti continuamente gli inermi 5 stelle. Lui, Salvini, vuole del resto governare senza prendersi la responsabilità di governare per davvero. Vuole nascondersi dietro il 33 per cento dei 5stelle stelle ma dettare la linea con il suo misero 17 per cento scaturito dalle politiche del marzo 2018. Tanto poi, checchè ne dica il leader del carroccio, la finestra elettorale è chiusa. E poi, troppo facile sarebbe andare al voto ora. Il segretario della Lega nord per l’indipendenza della Padania ha creato un tale terremoto politico, sociale ed economico, in questi sedici mesi,  che adesso la matassa deve sbrogliarla da solo, con i suoi alleati di governo. In effetti, solo un idiota abboccherebbe alla strategia di Salvini: prima  creare sconquassi, poi tirarsi indietro, far cadere l’esecutivo e affidare ad un governo tecnico la manovra economica lacrime e sangue che ci attende. Insomma anche  chi non sa niente  di politica ha capito che l’obiettivo dell’attuale ministro dell’interno è lasciare la patata bollente ad altri dare quindi  dare la colpa all’ Europa, al pd ( che tanto c’entra sempre), agli Usa, alla troika, alle scie chimiche e all’ippopotamo alato. Infine,  chiedere nuove elezioni e vincerle. Ecco, dopo la manovra finanziaria, e solo dopo,  lega e 5 stelle possono anche dare corpo a quella che finora è sembrata a tutti una sceneggiata: litigare una volta per tutte, trovare l’incidente giusto e dirsi addio per sempre tornando  al voto. E’ chiaro: la  scelta sarebbe dolorosa per i 5 stelle, che ormai senza più un’anima, senza più somigliare nemmeno lontanamente al movimento idealista degli esordi,  la prossima volta rischiano di ridurre di 3 quarti i propri voti di un anno fa. Quanto alla Lega: nonostante la sfrontatezza di Salvini nel negare anche l’evidenza, il russia gate e il caso Siri lasceranno straschichi pesantissimi nel carroccio. E con il passare delle settimane, andando avanti le indagini, il 37 per cento con cui la lega è accreditata nei sondaggi, rischia di diventare una semplice chimera. Certo, la luna di miele con gli ‘italiani’, nonostante sia ormai compromessa, non è del tutto finita. Dunque  Salvini, tra un annetto, potrà cullarsi su un 25 per cento abbondante di consensi. Che però  non basta per fare da soli. Il segretario della Lega, insomma,  sarà costretto a governare con gli alleati di sempre: cioè la Meloni, Berlusconi, il nuovo partito del presidente della Liguria Toti. Tutti insieme appassionatamente per la riedizione della coalizione che nel 2011 portò l’Italia a meno di un passo dal fallimento. Andrà allo stesso modo, poche storie.E poi,  in tutta onestà: voi ce li vedete la pasionaria dell’estrema destra, l’ex cavaliere e caporal nutella governare in armonisa? Suvvia. Finiranno per litigare più volte al giorno a chi fa il gallo del pollaio, più gallo dell’altro. Infine, tempo altri due anni e, vedrete, torneremo di nuovo alle urne per evitare il bis di 8 anni fa. E, finalmente , ci libereremo per sempre dell’estrema destra e  del segretario della lega. Altro che luna di miele, allora : gli italiani terrorizzati da altri disastri, a quel punto, chiederanno a gran voce  il divorzio da Salvini. E, stavolta,  senza  più un minimo di incertezza.