SE SEI ONESTO, IN ITALIA FINISCI DISOCCUPATO.

Da parte mia, da ex responsabile dell’ Ufficio Paghe e personale interno di un’ agenzia di lavoro interinale, debbo il mio stato di disoccupazione al non avere firmato pratiche-truffa nei confronti di alcuni lavoratori interinali ne il licenziamento (discriminatorio e strumentale) di quattro miei colleghi, facendomi divenire il quinto giubilato del gruppo.E quando ti presenti da un sindacato con copie di documenti ed estratto di tutta la normativa di riferimento (praticamente un ricorso già pronto per essere depositato in tribunale) te li vedi balbuzienti per poi scoprire che, stando per conciliare alcune altre vertenze sempre col mio ex datore di lavoro non volevano rischiare intoppi preferendo chiudere il vecchio scaricando il sottoscritto, un po’ di amarezza ti coglie.Poi, al di la delle strumentalizzazioni e delle frodi, con le attività di CAF e patronato (Inca-CGIL è il più grande d’ Italia) ovvero pratiche di pensione e consulenza previdenziale, modelli 730-Unico-IMU-ISEE e tutto il resto per cui lo stato gli rimborsa un compenso ogni pratica istituita, ormai il grosso del loro fatturato non viene dalle tessere sindacali e dai contributi dagli iscritti ma dalla loro attività di CED e centro contabile.Ormai i sindacati non sono più tutele dei lavoratori, sono centri economici produttori di reddito agevolati dal loro status (derivante dal loro atto costitutivo).A proposito: basta andare negli uffici di Teorema – CGIL a vedere quanta gente assunta compila i modelli 730 durante il periodo delle dichiarazioni dei redditi (attualmente in corso): tutti lavoratori a progetto, spesso titolari di contratti a progetto con compensi ridicoli; e, oltre che per connivenza e disonestà intellettuale, i sindacati sono sempre stati tiepidi e accondiscendenti con la Legge Biagi essendone loro buoni utilizzatori negli escamotage (non sempre onesti) offerti.