LA “FLAGELLAZIONE DI PERUGIA” DI FRANCESCO DI GIORGIO MARTINI

LA “FLAGELLAZIONE DI PERUGIA” DI FRANCESCO DI GIORGIO MARTINI

Francesco di Giorgio Martini all’attività di architetto ha unito quella di pittore e scultore. È stato un profondo conoscitore dell’arte della fusione e allaGalleria Nazionale dell’Umbriaè conservato un suo capolavoro bronzeo: la Flagellazione. Un bassorilievo con davanti delle figure pensose che paiono riflettere sul significato di quello che sta avvenendo. Al centro il corpo di Cristo contorto dal dolore si spinge in avanti, il fustigatore cerca lo slancio per imprimere più forza possibile al flagello, Ponzio Pilato indifferente alle urla che lo circondano sembra discutere con un notabile. Dietro un colonnato e, resa da un millimetrico e perfetto stiacciato, la città. Impassibile, immutabile, astratta con il suo rigore prospettico non fa che aumentare il senso d’inquietudine dato dalla violenza realista della Flagellazione. Una visione di “Città ideale” frutto dell’ambiente umanistico urbinate del quale Francesco di Giorgio fu partecipe, da dove uscirono capolavori di Piero della Francesca tra i quali “La Flagellazione di Urbino” e le città ideali conservate a Urbino, Berlino, Baltimora. Opere che hanno avuto varie attribuzioni tra le quali quella di Berlino è stata, non a caso, avvicinata all’autore della Flagellazione di Perugia.