OLIVIERO TOSCANI CONDANNATO PER VILIPENDIO DELLA RELIGIONE
Ma soprattutto, due cose.In realtà Oliviero Toscani che cosa aveva detto? Che l’immaginario cattolico, la rappresentazione, la narrazione della principale vicenda della religione cattolica, cioè la Passione e crocifissione, è uno scenario da film horror: ed è vero, verissimo. E’ una storia di violenza e di morte, e il fatto che i cattolici (cioè noi) abbiano come simbolo uno strumento di tortura e di morte – la croce – è indicativo. Ci avevamo mai pensato? Poi ha detto che Bergoglio dice cose banali: non si può dire? Ma l’avete mai letto un libro – un libro, dico – di Bergoglio? Simpatico, Bergoglio. Ma le stesse cose le puoi sentir dire da un anziano al circolo della briscola. E’ una serie di considerazioni che puoi sentire anche in una conversazione al bar dell’Arci fra due vecchietti. Ci sono stati papi di ben altra caratura intellettuale e teologica, come Paolo VI, per dire: leggete i suoi libri, sono fitti di considerazioni intelligentissime. O come il cardinale Martini, un altro che scriveva con la penna acuminata. E affermare che Bergoglio dice cose banali non è un’offesa. Per questo gli avevano chiesto 100mila euro di danni??? Momento ben strano, per non dire di merda. A un ragazzo che esponeva il cartello “Ama il prossimo tuo” – precetto di Cristo, il primo e più importante comandamento secondo lui – hanno impedito di stare in una piazza, lo hanno intimidito, lo hanno cacciato e gli è andata ancora bene. A uno che dice di lasciar morire la gente in mare danno voti ed entusiasmo come se non ci fosse un domani. In un momento in cui la religione cattolica e i suoi precetti vengono negati così barbaramente e ostinatamente, se però ti azzardi a dire che Bergoglio dice cose banali e che la rappresentazione – diciamo la “comunicazione” – cattolica è piuttosto horror, ti chiedono 100mila euro di danni, e ti condannano, anche se alla fine quelli che Toscani dovrà pagare sono per lui du’ spicci. Ma ti condannano. Libertà di pensiero e di espressione, ciaone. “Multa da 4mila euro per il fotografo Oliviero Toscani. La condanna, come riportano alcuni quotidiani, è stata inflitta dal Tribunale di Milano su richiesta del pm Stefano Civardi per vilipendio della religione cattolica. Durante la trasmissione “La Zanzara” su Radio24 del 2 maggio del 2014 rispondendo alle domande dei conduttori l’artista veneto aveva pronunciato frasi ritenute offensive dalle associazioni Giuristi per la vita e Pro vita che avevano presentato una denuncia. Immaginando un marziano arrivato in una chiesa Toscani aveva detto: “Vedi uno inchiodato alla croce, un altare con bambini nudi che volano… Poi quell’altro sanguinante… la Chiesa sembra un club sadomaso”. Nella conversazione radiofonica aveva poi aggiunto che “papa Bergoglio dice cose banali“, e che “fanno santo Wojtyla che era contro il preservativo in Africa, un assassino”. La richiesta di risarcimento delle associazioni era di 100mila euro di danni, il giudice Ambrogio Moccia ha fissato la somma in 500 euro”.
