IDEOLOGIA DI UNO STUPRO

IDEOLOGIA DI UNO STUPRO

” Stupro di Viterbo un consigliere comunale e un militante di Casapound arrestati con l’accusa di violenza sessuale di gruppo.” Questi i titoli dei giornali e questa la notizia in primo piano in tv. Ma qual e’ la notizia?Quella di una donna di trentasei anni che ha bevuto e poi e’ stata costretta, con la violenza, ad avere rapporti sessuali non consenzienti con due baldi giovani che ne avrebbero ripreso, urla, dinieghi, movenze, reazioni meccaniche del corpo, con un telefonino? O quella di un esponente di Casapound , che a ottobre scorso aveva postato su Instagram un manifesto di epoca fascista in cui esortava a difendere le donne “dall’uomo nero” e oggi accusato di stupro di gruppo? Che Caino sia diverso se bianco, nero, ideologicamente di destra, di sinistra, apolitico? No. Uno Stupro e’ uno stupro e non rende giustizia a una donna il fatto che la notizia della sua umiliazione passi in secondo piano rispetto alle battaglie ideologiche. Neppure la battuta ” chi di spada ferisce, di spada perisce” allevia oggi questa sensazione di un subliminale spostamento dell’attenzione dalla vittima ai carnefici e al ruolo sociale dei carnefici stessi. A chi puo’ interessare se non per mero scoop sensazionalistico che gli autori del vigliacco sopruso fossero iscritti a Casapound? Forse che sul caso se ne possa fare speculazione politica? Si rispondera’: il populismo di ogni colore, strumentalizzera’ la vicenda cosi’ come se fosse accaduto che a violentare fossero stati i migranti. Basta! Lo Stupro lo commette un essere umano e non c’e’ colore o ideologia per la bestialita’, cosi’ come non deve esserci tolleranza. Si chiamo’ “stupro” anche la violenza commessa in tempo di guerra, senza se e senza ma . “Con la vittoria viene il bottino” è stato un grido di guerra per secoli e le donne erano declassate come parte di quel bottino. “Durante le guerre e i conflitti armati, gli stupri sono usati di frequente come strumento di una guerra psicologica nel tentativo di umiliare il nemico e minare il suo morale. Queste violenze possono accadere in diverse situazioni, incluso l’istituzionalizzazione della schiavitù sessuale, stupri associati a specifiche battaglie o massacri e atti individuali o isolati di violenza.”(cfr. Wikipedia) Le leggi di guerra perpetuavano l’atteggiamento di considerare le aggressioni sessuali contro le donne come crimini meno significativi, non degni di accusa. Il mondo civile, poi, pero’, ne ha riconosciuto la barbarie e la Convenzione di Ginevra li ha dichiarati crimini di guerra. Lo Stupro e’ stupro, quindi. Non è solo ed esclusivamente il soddisfacimento di un moto erotico e fisico esso è il più subdolo esercizio atavico della sopraffazione psicologica, del dominio, del senso di onnipotenza che scaturisce dal possesso di un corpo impaurito, spaventato, in balia delle angherie altrui.Così l’umiliazione della vittima diviene forza, coraggio, motivo di orgoglio. Umiliazione della Vittima, non lo si dimentichi mai. Nello Stupro e’ questa la notizia, ogni orpello ne offende la dignita’