NON VOTARE? FAVORISCE SALVINI. MA PER IL BENE DELL’ITALIA, MEGLIO NON VOTARE
Votare o non votare? il dubbio è amletico, soprattutto per il presidente della repubblica Mattarella, l’unico che può decidere realmente cosa fare. E la situazione è talmente ingarbugliata, che non vorremmo essere nei suoi panni. I nodi principali sono due: la manovra finanziaria e il rischio di una democratura, una democrazia illiberale che potrebbe scivolare lentamente verso un regime autoritario, anche se le proteste popolari di questi giorni al sud hanno ridimensionato e messo paura al segretario della Lega nord per l’indipendenza della Padania. Tanto che salvini, per non rimanere solo, ha già preso contatti con i suoi alleati di sempre, Berlusconi e meloni e formare un fronte comune di estrema destra. Una situazione ingarbugliata, dunque. Proviamo allora ad analizzarla sapendo che quello che è verosimile oggi, potrebbe non esserlo domani.. La scelta è difficile. Ma a conti fatti proprio per il bene dell’Italia meglio non andare a votare anche se in questo modo si toglierebbe le castagne dal fuoco a Salvini sulla manovra, che in fondo non chiede altro.. Ma appunto se si vuole davvero il bene dell’Italia SI PUNTI A PORTARE LEGITTIMAMENTE A CONCLUSIONE LA LEGISLATURA, COME GIA FATTO IN PASSATO. Ma il problema è proprio questo: esiste una classe dirigente capace di pensare esclusivamente al bene degli italiani e non agli interessi di bottega? Se cosi non fosse , allora, meglio interrompere l’agonia. Muoia Sansone con tutti i filistei. Quando gli italiani si accorgeranno con chi hanno a che fare, magari si sveglieranno per rincorrere con i forconi chi li ha spinti nel burrone. Speriamo solo, in quel caso, di poterlo ancora raccontare.
