UN PONTE CHE ANDAVA RIFATTO BENE

UN PONTE CHE ANDAVA RIFATTO BENE

Sia ben chiaro che sarà la giunta di allora e soprattutto i privati costruttori a rispondere davanti alla giustizia. Ma sia anche chiaro che, uno che pretende di fare il ministro dei trasporti, sarebbe bene fosse informato di come mai con tutta l’ingegneria top preoccupata p’er il ponte, il capogruppo del suo partito si sia fidato di quello che diceva Autostrade, ben contraria alla demolizione.Il progetto della gronda aveva un pregio, a detta dell’ing. che ha parlato stasera a Rainews, quello di alleggerire il ponte dal traffico ultrapesante dei tir e consentire più manutenzione. Già da alcuni mesi si era lanciato allarme sulle fessurazioni strutturali del pilone crollato. Gli ingegneri esperti dicevano che c’era un problema di viscosità nei tiranti del ponte, non adatta a quell’altezza. Nel 2016, sul sito web ingegneri.info, il professore di Costruzioni in cemento armato dell’Università di Genova Antonio Brencich scriveva: «Il viadotto Morandi ha presentato fin da subito diversi aspetti problematici. Oltre l’aumento dei costi di costruzione preventivati, è necessario ricordare un’erronea valutazione degli effetti differiti (viscosità) del calcestruzzo che ha prodotto un piano viario non orizzontale. Ancora nei primi Anni 80 chi percorreva il viadotto era costretto a fastidiosi alti-e-bassi dovuti a spostamenti differiti delle strutture dell’impalcato diversi da quelli previsti in fase progettuale. Solo ripetute correzioni di livelletta hanno condotto il piano viario nelle attuali accettabili condizioni di semi-orizzontalità». Così sono i fatti. Valeva la pena per tutti, compresi i 5 stelle seguire la via maestra:Informarsi, studiare e capire sono premesse per governare. La vita della gente è più importante della propaganda.Io sono ignorante, ma ho capito perchè Brenchic , Gotti ed altri lo giudicavano pericoloso.