PRETENDERE PER NOI STESSI IL CAMBIAMENTO, PRETENDERLO DA CHI GOVERNA

PRETENDERE PER NOI STESSI IL CAMBIAMENTO, PRETENDERLO DA CHI GOVERNA

Penso a quei ragazzi, alle famiglie, ai bambini morti per il profitto di privati. Che magari si sono arricchiti anche calcolando il rischio che gente potesse morire. Ma in fondo è eclatante la dimensione, l’impatto mediatico, ma il metodo è sempre quello. Risparmio in sicurezza, appalto e subappalto. È così in fabbrica, nei cantieri, per la strada. Ci sta pure lo Stato ad impronta capitalista che privatizza al massimo pensando di risparmiare, ben sapendo che nel rapporto con il concessionario che mette i soldi e vuole superguadagni, lui, lo Stato, cioè noi, con un debito incommensurabile, siamo l’anello debole. Che si fa, oltre a sollecitare controlli, tanto che poi si lascia perdere, che si può fare? 1)Nazionalizzare? E gli altri beni strategici, perché no? Non pagano pedaggi, ma bollette. Ma non riusciamo a gestire come fanno in altri Paesi. Troppe regoline, burocrazia, corruzione. 2)Ritirare la concessione a uno e cercare un altro? Ma il privato 2 non è diverso dalprivato1. Vuole il massimo profitto con la minima spesa. Lo vediamo costantemente, dall’acqua all’energia, alla sanità, ai licenziamenti che chiamano ristrutturazione. Di situazioni impossibili ce ne sono tante in giro, non solo di ponti ‘Morandi’ che passano sulla testa della povera gente (mica nelle residenze lussuose!) E la politica applaude. Pian piano non crediamo più a nessuno, tanto ci hanno privato persino dell’anima per soldi e potere. Difendiamo il nostro metro quadro, nulla deve passare di qua, nel giardino a fianco sì, tav, tap, inceneritore, tutto ok. È difficilissimo cambiare, perche’ dovremmo pretenderlo da noi stessi e rivendicarlo, pretenderlo da chi governa, e prima ancora dai dirigenti dei partiti politici. Mai affidarsi e delegare senza controllo dei capi. Soprattutto a fascisti e razzisti e a loro alleati nell’avventura. Ma nemmeno a coloro che in varie forme hanno privatizzato la nostra vita e tratto potere dalla nostra fiducia O si ragiona di socialismo e controlli o è la barbarieO si tiene tutto il bene strategico comune sotto stretto controllo di uno Stato partecipato o andiamo al fascismo. Oltre a piangere ancora una volta i nostri morti, è necessaria ora, subito, una rivoluzione di massa contro la barbarie. Una barbarie che ha avuto la sfrontatezza di scrivere che i soldi dati agli immigrati hanno sottratto fondi alla manutenzione delponte caduto! Anche Di Maio con tutta la buona volontà che può metterci, deve rendersi conto che la destra c’è, anche sotto mentite spoglie: la destra è capitalismo e liberismo, la destra è privatizzare tutto, la destra è Jobs act, la destra è penalizzare le pensioni, la destra è disconoscere la scienza, la destra è rifiutare accoglienza, la destra è la Lega. La destra è Casa Pound che scorrazza nelle spiagge seguendo Salvini. Non esiste una destra liberale dal secolo scorso. E lei Di Maio con il suo movimento è alleato con la peggior destra da molti anni a questa parte. E la sinistra non è il Pd. È inutile che continuiate con questo giochino.Certo, una parte della base di quel partito mantiene valori importanti di sinistra, ma non ha il coraggio di esprimere dirigenti in sintonia. Ma la sinistra c’è nel Paese, ed è pronta a fare la sua parte per un reale cambiamento di questo Paese che non può continuare a rovinare il suo popolo e tradire le speranze di tanti giovani.