QUANDO E COME LA GRUBER SI È TRASFORMATA?

QUANDO E COME LA GRUBER SI È TRASFORMATA?

Ricordo che tanti anni fa , attraversando la Germania al ritorno da un viaggio nell’Europa del Nord , contavo i chilometri che mi separavano dall’Italia, dove mi sarei ricongiunto con l’allegria e la spensieratezza di amici e parenti. Adesso, dopo un viaggio tra Friburgo e la Foresta Nera, il Lago di Costanza e Monaco di Baviera, ho dovuto ricredermi. Il buonumore e la giovialità si sono trasferiti là, assieme a un considerevole numero di nostri connazionali. Quando richiedevo qualche indicazione spesso si materializzava un italiano o un’italiana annuncianti: “Dica a me , vivo qui…”. Quasi che la cortesia fosse una malattia contagiosa, dalla quale erano orgogliosi di essere affetti. D’accordo, l’Euro ha favorito i tedeschi, sono più ricchi di noi, ma nei miei giorni in terra di Germania ho capito molta della diffidenza verso il nostro debito pubblico( la nostra corruzione, la nostra evasione, la nostra maleducazione..), ammirando l’efficienza dei mezzi pubblici, la pulizia nelle strade e le costruzioni anche più modeste senza l’ombra di una crepa, e soprattutto la diffusa educazione. Poi nella prima sera italiana mi sono ritrovato ad assistere alla performance della più tedesca tra le giornaliste italiane, a Lilli Gruber, che , nell’intervistarlo, aggrediva con foga inaudita un Di Maio quasi nordico, e mi sono chiesto quando e come siamo riusciti a trasformarla in una via di mezzo tra la Santanché e la Picierno ?