LA STRAGE DI 22 JULY E GLI AMICI DI MARIA: VENEZIA È UNO STRANO COCKTAIL

Ieri ottavo giorno di festival, siamo ormai agli sgoccioli. “22 July” commuove con una storia che nasce dalla strage del 22 luglio 2011 quando Anders Behring Breivik, un estremista di destra, uccise 77 persone facendo esplodere un’autobomba a Oslo e compiendo poi un omicidio di massa in un campeggio di adolescenti. La pellicola narra il viaggio interiore di uno dei sopravvissuti, che decide di andare avanti nonostante il forte trauma subito. Anche questa una pellicola targata Netflix, per volere del regista Paul Grengrass: “Vorrei che i giovani vedessero questo film”, ha dichiarato in conferenza stampa.Ieri è stato anche il giorno di Carlos Reygadas, che ha diviso la critica con il suo “Nuestro tiempo”. Chi l’ha considerato ricco di belle immagini ma povero di contenuti, chi ha accusato la moglie del protagonista di spogliarsi sovente per tenere alta l’attenzione del coniuge e dello spettatore, chi invece osanna l’inizio di pregevole fattura e il lavoro molto profondo. Certo è, che sono sempre tre ore di pellicola che parla di una famiglia che alleva tori. In Messico. E il cui matrimonio viene messo in crisi perché lei si infatua di un allevatore di cavalli. Lo sfondo sembra quello di un Harmony, tra uomini rudi e muscolosi e donne con corpetti attillati. Staremo a vedere se Reygadas si beccherà qualche premio.Oggi sul red carpet sfilerà la piccola Charlotte Infussi D’Amico, voce di Vivienne Jolie-Pitt in “Maleficent”, di Dory in “Alla ricerca di Dory”, e di Florence Clery in “La luce degli Oceani”. Lei, figlia d’arte (la mamma è la doppiatrice di Scarlett Johanson), ha solo sette anni: camminerà mano nella mano con Luciano De Ambrosis, ex bambino prodigio del Neorealismo italiano (“I bambini ci guardano”) e oggi voce di Sean Connery.Non in molti si sono accorti forse che in questi giorni era presente l’armata di Maria De Filippi: per la proiezione di “The Mountain” ha sfilato sul red carpet Michele Merlo (o Mike Bird, o Cinemaboy), protagonista di Amici 16, che ha scattato più di un selfie con qualche fan scatenata in prima fila. Ieri invece, prima di entrare in sala per “22 July”, ha sfilato la coppia Lauren Celentano e Daniele Rommelli, in gara quest’anno sempre nel programma della De Filippi. Non capiamo molto cosa c’entrino con il cinema, ma va bene lo stesso.Una curiosità: il film “Opera senza autore”, stroncato dalla critica, è invece piaciuto molto al pubblico “non tecnico”. All’uscita dalla proiezione, su un campione di dieci persone, la media dei voti è stata di 4.7 su 5. Per i critici solo 2.6. A conferma della totale disparità tra giudizi di pancia e giudizi tecnici. Che spesso fanno commentare ai “non addetti ai lavori” (che, sottolineiamo, sono quelli che pagano il biglietto e che decidono se un film ha avuto successo o meno): “Ma dai, questo film ha vinto l’Oscar, non mi è piaciuto per niente, cosa ci hanno visto!”Domani penultimo giorno di festival: ormailes jeux sont fait. A chi andrà l’agognata statuetta? Le voci corrono in laguna… la pellicola più “da leone” sarebbe quella di Cuarón, ma ti pare che Guillermo del Toro si sbilanci così tanto? È troppo amico suo. E 22 July? Ma no, un film Netflix, ok che facciamo i moderni ma così tanto… il “problema”? Quest’anno i film sono (quasi) tutti belli. Difficile scommettere su qualcuno. Dunque non ci resta che aspettare sabato sera. Su una sola cosa siamo tutti d’accordo “Nella vita è difficile toccare la verità, grazie alla finzione ci si riesce più facilmente”. L’ha detto un’altra dei protagonisti di giornata, Valeria Bruna Tedeschi, regista fuori concorso dei villeggianti, e ieri caracollante dalle parti dell’Excelsior con la sua chicchissima allure. A domani!