MUORE “VINCINO”, ARGUTO E IRONICO DISEGNATORE DELLA REALTÁ

MUORE “VINCINO”, ARGUTO E IRONICO DISEGNATORE DELLA REALTÁ

Ci lascia oggi, all’età di 72 anni, il famosissimo disegnatore e giornalista Vincenzo Gallo, in arte “Vincino”. Nato a Palermo il 30 maggio 1946, a undici anni pubblica il suo primo disegno su “Il Missile”, un giornalino della scuola realizzato da alcune maestre amiche di sua madre. E da quel momento capisce che disegnare sarebbe stata la sua vita.Si laurea in architettura nel 1972 e per l’esame di ammissione all’albo progetta un centro sociale per ventimila persone. Fin dal 1968 è impegnato in politica, dapprima come militante in Lotta Continua nella sua città natale, poi come disegnatore per diversi periodici (“L’Ora” di Palermo, per il quale segue la strage di viale Lazio, e lo stesso giornale di Lotta Continua fino al 1978).Nel 1978 fonda “L’avventurista”, inserto satirico nel giornale del movimento. Ma il ’78 è un anno di nuove nascite: vede la luce anche la storica rivista “Il Male”, una delle più importanti riviste di satira italiane, che vivrà solo quattro anni sotto la direzione di Vincino. Pare che la vita dei quotidiani di cui il disegnatore è direttore sia spesso breve: “Ottovolante”, fondata a metà anni 80, dura appena dieci giorni.Dopo aver collaborato con “Telelora”, “il Clandestino”, “Tango” e “Linus”, nel 1987 diventa direttore di “Zut”, dal quale viene licenziato a seguito di un servizio sull’amante di Scalfari. Quest’ultimo poi nel 2011 dichiarerà apertamente la sua bigamia, sostenendo: “Nessuna delle due (moglie e amante, ndr) era subordinata all’altra. Sapevano l’una dell’altra. Provavo a stare con una sola delle mie donne. Ma era come se tentassi di tagliarmi una gamba, un braccio e metà del cervello”.Quello stesso anno Vincino inizia a collaborare con il Corriere della Sera, e insieme a Vauro Senesi, Riccardo Mannelli e Sergio Saviane fa risorgere “Il Clandestino”. Nel 2011 ritorna in vita un’altra delle sue riviste, che però non riuscirà a decollare: “Il Male”, morirà dopo due anni.Riguardo alla situazione politica attuale, rivedendo le parole di Winston Churchill “sangue, sudore e lacrime”, in un’intervista rilasciata qualche settimana fa ad Huffington Post dichiarava: “È sempre la stessa politica: sangue, merda e sopraffazione”.Giuliano Ferrara ha detto di lui “Gli altri fanno satira, lui ha fatto stile”. L’amico e collega Vauro lo saluta con una vignetta che recita: “Hai disegnato i grandi mostri della politica italiana… e mi hai lasciato solo con i mostriciattoli! Ciao Vincino amico mio!”.