A PROPOSITO DI BATTERI, OMEOPATIA E ANTIBIOTICI
(dato che me lo stanno segnalando, spoiler del post: non è vero, ovviamente, ho tentato di fare dell’ironia) È stato un po’ come per il Viagra, per chi non sapesse come è nato il sildenafil citrato si cercava un farmaco per l’angina pectoris, prova e ti riprova quel principio attivo proprio non calmava i lancinanti dolori al petto ma, per caso, si è scoperto che rianimava un apparato da lì poco distante: la svolta epocale, per i milioni di maschi con problemi d’erezione e rinoceronti con problemi di estinzione.Proprio come accadde per quel farmaco, anche qui la rivoluzionaria scoperta arriva per caso, infilata in fondo ad una intervista di Michele Bocci che trovate su Repubblica : la tesi enunciata nel titolo era che l’otite non si cura con l’omeopatia, serve l’antibiotico. Poi, quasi buttata lì, si scopre che le diluizioni che usa questo medico su se stesso riescono a fare quello che le macchine non rilevano, la scienza non attesta, la logica non coglie. E così, dalla diretta testimonianza di uno che ci capisce, uno scienziato, uno specialista che della miscela di cose chimiche se ne intende facendo l’anestesista, siamo arrivati alla clamorosa scoperta, per il momento giornalistica ma attendiamo fiduciosi la prossima pubblicazione scientifica su Nature, Science o Plos One, o anche sulla newsletter del giornale della Asl dove opera il celebrato dottore: l’omeopatia, almeno quella da lui utilizzata, riduce della metà gli antibiotici, e nientepopodimeno risolve il problema della antibiotico resistenza.L’OMS, l’Istituto Superiore di Sanitá, il CDC possono acquietarsi: niente più morti perché gli antibiotici non funzionano, ne siamo fuori coi preparati di questo anestesista, capaci pure di tranquillizzare le sue pazienti in sala operatoria. E c’è chi parla di grande illusione, riferendosi a questa strabiliante pratica nata nell’800 e che tuttora garantisce 300 milioni di reddito realissimo a chi la produce ( solo in Italia). Scientisti!
