DI MAIO: PROVE TECNICHE DI ALLEANZA REGIONALE (IN UMBRIA) COL PD

Mentre a Pontida la lega mostra il suo volto migliore fatto di insulti(vedi il trattamento riservato a Gad Lerner ), e di muscoli (aggredito un cronista di Repubblica intento a riprendere un celodurista padano che dava del mafioso a Mattarella ), per la gara dei rutti se ne riparla nelle prossime ore, pare cheDi Maione abbia imbroccata finalmente una giusta. Il leader del Movimento 5 Stelle, in una lettera a “La Nazione”,apre alla possibilità di un accordo con il partito democratico in vista delle regionali in Umbria. Proposta, che sembra trovare ben disposti sia il Pd sia Liberi e Uguali.Musica soprattutto per le orecchie di Franceschini che qualche giorno fa aveva avanzato l’idea di una ipotetica alleanza incontrando persino il plauso del segretario dem. Il M5S però frenò gli entusiasmi, ‘non è all’ordine del giorno, tagliò corto il neo ministro degli Esteri.Oggi la svolta. Di tutto e di più pur di mettere a cuccia l’odio nemico: ‘il discorso può andare avanti’, replica Zingaretti. Piace insomma in casa dem la proposta pentastellata di sostenere liste civiche, dove ognuno potrà correre col proprio simbolo e con un programma comune. Senza pretese di assessorati. ‘Da Di Maio parole di buon senso che non devono essere lasciate cadere nel vuoto‘, twitta Roberto Speranza … insomma, se son rose fioriranno.Frenare l’avanzata della destra è prioritario persino sugli interessi di partito.Rimettere nel cantuccio il segretario del carroccio vale il ‘sacrificio’ anche di una scomoda alleanza. Intanto dal palco di Pontida mister Salvini minaccia piazze piene e un referendum indetto dalle regioni del Nord, per una legge elettorale maggioritaria contro gli inciuci. Per un governo del popolo contro un governo di Palazzo.