MADRE CENSORE ( PARTE TERZA)

MADRE CENSORE ( PARTE TERZA)

Pomeriggio al mare. Calma, relax. Un bel libro, uno di quelli in cui il mistero e la suspance sono gli ingredienti principali. Una stuoia a ridosso della battigia e l’ onda sorniona che accarezza i piedi a rinfrescare il corpo che, ancora pigro, è restio ad entrare in acqua. – Finalmente-, dici fra te e te- sono in pace col mondo-.È rara questa sensazione. Ma quando si presenta e tutte le coordinate spazio temporali sono magicamente al loro posto, cerchi di approfittarne , sollevando uno scudo invisibile tra te e il resto dell’ umanità. Ovviamente di quella umanità errante fanno parte anche i tuoi figli, che ignari dello stato di grazia, si ricordano improvvisamente di un tuo recente trascorso di ” censore” e giungono col viso soddisfatto di chi ha appena scoperto un misfatto. – Mamma, ascolta questa canzone! – Un invito che mi suona strano, quasi una trappola che sta per scattare intorno al mio Eden. E infatti. La radio comincia a effondere note nell’ aere.Ma perché cacchio parlo così? Ah, per il contrappasso! Per fare assaporare meglio un testo che la poesia l’ ha salutata da lontano e per altro mentre era su un’ auto in corsa e di notte. (Fibra)Sei nato e morto qua, sei nato e morto quanato qua e morto qua, dove fuggi? (Vincenzo)In Calabria,i vecchi con la coppolain Calabria,gli anelli della cupolain Calabria, nasci e sei già in trappolain Calabria,benvenutoin Calabria,le processioni per i santiin Calabria,le donne nere e i loro cantiin Calabria,le lupare a canne mozze sonoin Calabria,casello in Aspomonte,e come in fronte cento anni per un pontein Calabria,l’autostrada non esistein Calabria,la ‘ndrangheta nelle Giuntein Calabria (Fibra)Sei nato e morto qua, sei nato e morto qua nato qua e morto quaSei nato e morto qua, sei nato e morto quanato qua e morto quaSei nato e morto qua, sei nato e morto quanato qua e morto quaSei nato e morto qua, sei nato e morto quanato qua e morto qua (Vincenzo)vi amo cugiin Calabria,i veri mafiosi sonoin Italia,i più pericolosi sonoin Calabria,la ragione è di chi sbagliain Calabria,e la famiglia in famigliain Calabria,sei volte al giorno a tavola fràin Calabria,il lavoro è una favolain Calabria,le cose mai finite sonoin Calabria,vi divertite,il clima mite, le faide mai finitein Calabria,nasci con la dote quain Calabria,tu ci vieni solo in feriein Calabria (Fibra)Sei nato e morto qua, sei nato e morto quanato qua e morto quaSei nato e morto qua, sei nato e morto quanato qua e morto quaSei nato e morto qua, sei nato e morto quanato qua e morto quaSei nato e morto qua, sei nato e morto quanato qua e morto qua, dove fuggi? (vincenzo)in Calabria,Francoo ooh Francoin Calabria,la cassa del Mezzoggiornoin Calabria,a casa a mezzogiornoin Calabria,la briscola e la scopain Calabria,sempre vergine la sposain Calabria,il bunker sotto casa fràin Calabria,nessuno entra in casa quain Calabria,la pizza con la nduja,il lido e il mare è bello,1 kilo d’oro al colloin Calabria,meglio non fare macelloin Calabria,vai a farlo fràin Itaaaaaaaa (Fibra)Sei nato e morto qua, sei nato e morto quanato qua e morto quaSei nato e morto qua, sei nato e morto quanato qua e morto quaSei nato e morto qua, sei nato e morto quanato qua e morto quaSei nato e morto qua, sei nato e morto quanato qua e morto qua, dove fuggi? (Vincenzo)vi amo cugi (oooh)vincenzo da via anfossi ziooDo do dogo gangdall’Italia alla Calabriase se se…in Calabriaa ( Vincenzo da Via Anfossi e Fabri Fibra). Erano lì i miei due adolescenti e alcuni loro amici a guardare il mio volto che assumeva via via che il testo e la melodia divenivano chiari, i colori dell’ arcobaleno fermandosi al rosso paonazzo dell’ira funesta. Perché quei ragazzi venivano a stuzzicare una madre censore ? Mi sono chiesta prima di proferire qualsiasi parola o anatema . – Perché siete venuti a farmi ascoltare questa canzone?- La risposta mi ha lasciata basita- Ci sentiamo offesi . Puoi fare qualcosa? L’ altro giorno nella diretta sulla crisi di governo tu hai criticato il senatore Morra perché aveva contestato a Salvini l’ uso del Rosario dicendo che in Calabria è un linguaggio da ‘ ndranghitisti . Abbiamo letto che fino a quando si penserà alla Calabria come terra di sola criminalità non ci può essere il riscatto. Ecco noi siamo offesi da questa canzone. Puoi fare qualcosa? – Su quella stuoia due sentimenti contrastanti dentro il cuore di una madre: felicità per avere instillato orgoglio nelle loro radici nei suoi scarrafoni e rabbiosa impotenza dinanzi a messaggi gratuitamente lesivi della dignità di un popolo. L’ anno scorso gli strali di madre censore avevano colpito un brano di Bello Figo ” Finché non mi viene duro..Poi mi prende in bocca, ehTengo ferma la testaMentre scopo in faccia…..Voglio scopare ancoraVoglio scopare ancoraVoglio scopare ancora”( Voglio Skopare.). L’ anno prima madre censore si era imbattuta in un ritornello di un canto di Sfera ebbasta “Orologi, oro oggiDammi solo erba, figa e tanti soldiOrologi, oro oggiDammi solo erba, figa e tanti soldi” E poi in un’ altra indimenticabile melodia ” …Entro da Gucci già vestito Gucci, ehiParlo a sta troia, m’annoia, mi bastano cinque minuti, ehiFa la profonda ma poi di profondo c’ha solo i suoi buchi, ehiNon faccio annunci, ti faccio come fa Don Vito a FanucciShh, bang, bangMetto ‘sti Ray Ban con le lenti a specchio, boomTi mettono un ferro in bocca, ma frate non è l’apparecchio, boom( modalita’aereo gue pequeno). Non lo nego.Mi ero sentita sconfitta. Come potevo competere con I modelli dei miei figli? Se il sesso e’un gioco perverso. Se i soldi vengono sbandierati come unico Altare di un dio iniquo . Se le pistole in bocca divengono la normalita’ di notti brave di giovani leoni …. Io genitore come posso battermi contro I femminicidi, gli stupri, la sopraffazione? Come puo’la scuola ergersi a Magister se poi i messaggi immediati, senza filtro alcuno sono di tale portata? Erano solo tre canzoni che avevo avuto l’ardire di ascoltare. La loro fascia di eta’andrebbe tutelata e mi rammarica che,pur sussistendone gli strumenti, si lascino in balia di se stessi e dei genitori che non possono sorvegliare sempre i contenuti di cio’che martella la giovane mente dei nostri ragazzi. Dove sta in tutto questo l’Autorita’ Garante per I minori , infanzia e adolescenza ? “Istituita con la legge 12 luglio 2011, n. 112, ha un ruolo centrale per la promozione e la tutela dei diritti dei minori sul territorio dello Stato. L’Autorià Garante, da un lato, dà attuazione a quanto previsto dall’art. 31 della Costituzione italiana (“La Repubblica protegge la maternità, l’infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo”) e, dall’altro lato, alle disposizioni internazionali quali la Convenzione Onu sui diritti del fanciullo che, negli articoli 12 e 18, fa riferimento ad istituzioni specifiche per la cura degli interessi e dei diritti dei bambini e degli adolescenti nei Paesi aderenti alla Convenzione. vigilare sull’applicazione della Convenzione nel territorio e contribuire a diffondere la conoscenza e la cultura dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza; segnalare alle Autorità competenti eventuali violazioni di tali diritti verificare che le persone di minore età abbiano pieno accesso ai loro diritti; esprimere pareri sul Piano di azione e di intervento per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva; esprimere pareri sui disegni di legge del Governo e sulle proposte normative del Parlamento riguardanti i minorenni.” ( web) L’uomo e’cio’che mangia diceva il filosofo Feuerbach. E’cio’che ascolta e gli esempi che riceve aggiungo io. Oggi, però, contro le case produttrici, contro canzoni che esaltano modelli di vita balordi, contro il business ad ogni costo anche sulla pelle degli adolescenti, ho vinto io! Quei ragazzi seduti sulla spiaggia vicino a me con una radiolina in mano erano indignati.E mai giorno di mare fu più bello per una madre censore che odia gli indifferenti