MONI OVADIA: CON RITSOS E IL REBETIKO NELLA BATTAGLIA PER L’EGEMONIA CULTURALE
 
        “Sono cresciuto con la cultura dell’antifascismo. Mi riconosco alla poesia di Ritsos. Con che cosa crescono le nuove generazioni? Con la cultura degli SMS? L’umanesimo radicale di Ritsos e la ricchezza della sua lingua possono essere un balsamo? Abbiamo bisogno di poesia, di letteratura, di teatro, di musica e, soprattutto, di una base politica. Siamo cresciuti e vissuti con un forte senso estetico ed emotivo, insieme a Theodorakis, Chatzidakis e Kavafis. Dobbiamo fare di tutto che i giovani si nutrono di questa materia. Come saranno cresciute le persone? È possibile che un giovane legge qualcosa di Marx e non sia scosso? Dobbiamo mettere in contatto i giovani con la potenza delle idee e della bellezza”, ha detto ad “Avgi” Moni Ovadia, un eccezionale italiano di origine ebrea nato a Plovdiv, in Bulgaria.“Presenteremo la “Grecità” di Ritsos al Teatro Vascelo il 16 di Settembre in collaborazione con il Circolo Gianni Bosio di Roma, che si dedica alla cultura operaia tradizionale, contadina e marinara con la cura dell’ eccezionale musicologo ed esperto di cultura orale Alessandro Portelli”, ha continuato il cantante, scrittore, regista e grande compagno Ovadia, che presenterà la settimana prossima la ”Grecità” di Ritsos a Roma. -Presenterà la “Grecità” di Ritsos a … Roma.Con grande piacere. Per Ritsos, la “Romiosini” rappresenta la “Grecità”, perché è così che possiamo chiamare noi “Romioi” la… “Grecità”. Presenteremo brani di “Grecità”, accompagnati da rebetiko con l’interpretazione unica di Roberta Carnieri, che oltre ad essere un’eccellente cantante, è anche una ventriloqua. Useremo questa sua qualità presentando una forma mitologica, mentre Dimitris Kotsiouros la accompagnerà con il suo bouzouki e il suo oud. Dimitris è molto bravo e ha la sua compagnia, Evi Evan, con cui collaboriamo da anni. Fino all’ultimo minuto, stiamo pensando di mettere altre due poesie di Ritsos su Makronisoss, perché siamo molto legati al … Partenone della Grecia moderna, come dicevano quelli che pensavano di essere più greci di Ritsos e lo hanno torturato in quel isola deserta. Vogliamo collegare “Grecità” con Vambakaris, Papaioannou, Tsitsanis e gli altri rebetes, perché tutti sono … “Grecità”, non solo la grande musica di Mikis Theodorakis. -Sembra una sfida di altri tempi proporre “Grecità” nel centro di Roma …Perché? Nuova Democrazia ha vinto le elezioni e sta iniziando a distruggere ciò che avete cercato di fare con SYRIZA e Tsipras con grande fatica e sacrifici. Chi può contestarlo, nonostante i compromessi che sono stati fatti? E la gente casca di nuovo nella stessa trappola. Sfortunatamente, mi sembra che la Grecia stia ricominciando a tornare nell’abisso. C’è una situazione patologica nelle società di queste pseudo-democrazie occidentali dell’Europa meridionale che sembra una follia. Gli elettori non hanno punti di riferimento. Quale persona razionale può pensare di poter votare la Nuova Democrazia dopo il disastro che ha causato nel vostro paese? Dobbiamo lottare e vincere le nostre battaglie a partire dai nostri valori e la nostra cultura. Non dovremmo cadere nell’abisso di una pseudo-democrazia che rappresenta una sorta di dittatura. Questo è ciò che abbiamo vissuto con Salvini. Abbiamo bisogno dell’umanità e dei valori di Ritsos e di tutti i Ritsos, i valori della nostra civiltà per contrastare e vincere la barbarie. Non possiamo alzare le mani in alto in questo capitalismo feroce e del suo superconsumismo. Non dobbiamo permettere loro di trasformarci in robot viventi. Siamo esseri umani e dobbiamo reagire. Dobbiamo ricorrere all’ interiorizzazione, la passione, l’intelletto, la ricerca. – Qualcosa di simile succede anche in Italia?Che devo dire di quelli che votano per Salvini? In Italia abbiamo avuto un disumano e barbaro ministro degli Interni per 14 mesi. Stanno correndo dietro un demagogo che richiede “poteri assoluti”, come se tornassimo all’era di Mussolini. Un cretino che pensava forse di essere chi sa che cosa. Cosa sta succedendo nelle società occidentali? Paghiamo il prezzo pesante per aver abbandonato la pedagogia, la discussione e il dialogo, la cultura e l’educazione. Un governo progressista dovrebbe fare affidamento su un programma semplice, una buona istruzione, una buona cultura ed una buona educazione politica e sociale. In Italia abbiamo una costituzione molto democratica e sono riusciti a rendere le persone ignare di esso in modo che possano aggirarla e violarla. -Sembra che vi piaccia anche Gramsci oltre che Ritsos …È ovvio. Gramsci ci ha mostrato che se abbiamo un’egemonia culturale, possiamo anche avere un’egemonia politica e sociale. Questa è l’enorme eredità che ci ha lasciato con il suo lavoro e il suo esempio. Anche Berlusconi ce lo ha mostrato, all’incontrario, perché dopo aver dominato con le sue televisioni ha imposto la sua sottocultura ed è sceso a fare una passeggiata elettorale. La socialdemocrazia e la sinistra non hanno ancora capito cosa è successo. -Pensa che Salvini abbia vinto prima diffondendo la cultura dell’odio e della paura nella società?C’è qualcuno che lo mette in discussione? Il problema rimane che la socialdemocrazia e la sinistra hanno abbandonato il tentativo di avere un piano organico per costruire il futuro. La socialdemocrazia e la sinistra hanno abbandonato i loro ideali. Abbiamo perso la solidarietà, per ritrovarci con il cannibalismo sociale di Salvini e la guerra sociale tra i poveri. Una società senza sogni, senza visione per il futuro, frammentata, persa, segue il primo stupido che viene fuori e dice “Prima gli italiani!”. Il demagogo ci dice che abbiamo un nemico che ci provoca il male che stiamo vivendo, e tutta questa gente perduta corre dietro di lui per dare la caccia al “nemico”. Oggi l’ignoranza e la sottocultura hanno raggiunto livelli estremamente alti. -Salvini è un ex ministro degli Interni, ma sembra avere radici profonde nella società …Salvini era al governo e aveva tutti i mezzi di informazione dietro di sé. Gli italiani hanno l’abitudine di correre dietro al potere e correvano dietro a Salvini quando era al potere. Ora probabilmente saliranno sul carro del nuovo vincitore e Salvini in qualche modo si sgonfierà. Il peggior pericolo è stato allontanato per il momento. Sai cosa sarebbe successo se Salvini e Meloni di Fratelli d’Italia avessero vinto le elezioni? -Moni Ovadia sarebbe partito per un altro paese?Sì, beh, sarei andato in Portogallo, che ha un governo progressista e tasse basse, come dicono molti pensionati che si sono trasferiti li! Salvini non governerà, non eleggerà il nuovo Presidente della Repubblica e non cambierà la costituzione facendo una democrazia presidenziale. Quindi possiamo rimanere in Italia per cercare di cambiarla, lasciando che le guerre e la distruzione dell’Africa continuino, permettendo l’inferno della Libia per i profughi e gli immigranti e continuare a distruggere il nostro pianeta. L’intervista di Argiris Panagopoulos è stata pubblicata sul quotidiano di SYRIZA “Avgi”, Domenica 08 Settembre 2019.
