QUANTO INTENDE INVESTIRE IL NUOVO GOVERNO IN CULTURA?
Tre sole cose. Molto brevi, questa volta.1. Nessun giornale, nei cosiddetti totoministri, cita l’eventuale ministro all’istruzione, alla ricerca e all’università e quello per i Beni Culturali. Non importa niente a nessuno naturalmente. Sono cose di secondo piano.2. L’Italia è il paese che ha il maggior numero di siti riconosciuti dall’UNESCO.3. C’è una gigantesca crisi di classe dirigente nel nostro paese. E c’è un solo modo, un domani, per trasformare il nostro paese in un paese moderno. Mettere mano all’istruzione e alla ricerca in una maniera seria, con un progetto di lungo periodo. E naturalmente risorse per il patrimonio artistico e culturale. Quanto si intende investire? Cosa cambierà? Tutto questo non attrae le narrazioni politiche, giornalistiche, televisive. Nella beceraggine contemporanea, come si sa, vale sempre l’assioma ben noto: con la cultura non si mangia.
