100 FILM DA SALVARE ALLA FINE DEL MONDO: ‘TOTÒ LE HÈROS’ DI JACO VAN DORMAEL

100 FILM DA SALVARE ALLA FINE DEL MONDO: ‘TOTÒ LE HÈROS’ DI JACO VAN DORMAEL

Jaco Van Dormael, nato a Ixelles, in Belgio, nel 1957è una delle personalità più originali del cinema contemporaneo. La sua vicenda biografica è assai interessante:nato cinque anni dopo il fratello Pierre, Jaco alla  nascita rischiò di morire strangolato dal cordone ombelicale e, dal momento che ricevette un apporto insufficiente di ossigeno, si temette che avrebbe potuto presentare dei problemi mentali. Da questo trauma probabilmente hanno avuto origine i temi ricorrenti dei suoi film, che esploranoi mondi delle persone con disabilità mentali e fisiche. Van Dormael crebbe in Germania fino all’età di sette anni, quando la sua famiglia ritornò in Belgio. Felice nel lavorare con i bambini, tentò per qualche tempo la carriera di clown. Divenne produttore di animazione per bambini e lavorò in teatro e successivamente al cinema, approfondendo nei suoi film  la tematica dell’infanzia e osservatori “innocenti” delle sue narrazioni. InTotò le Héros, il suo capolavoro,vincitore della Camera d’Or al Festival di Cannes del 1991,  Van Dormael, attraverso un intricato mosaico di flashback , ricostruisce la vicenda di un vecchio di nome Thomas Van Hasebroeck soprannominato Totò, il quale ricostruisce la sua vita, immaginando  come quegli eventi che l’hanno costituita, sarebbero potuti andare diversamente. Dall’età di otto anni, si ritiene che Thomas – giustamente o erroneamente – sia stato scambiato per errore alla nascita con un altro bambino, il suo vicino di casa Alfred Kant. La gelosia per quest’uomo migliore ha rovinato tutta la sua esistenza, a volte con conseguenze tragiche per la sua famiglia. E il continuo confronto con la vita che non ha avuto, e che avrebbe potuto avere consegnerà a  Thomas un modo più originale di dare un senso alla sua vita, accettandola in piena consapevolezza. Un gioiello che merita di essere riscoperto.