ADDIO A CARLO CROCCOLO, UN GRANDE CARATTERISTA DEL CINEMA ITALIANO E NON SOLO

ADDIO A CARLO CROCCOLO, UN GRANDE CARATTERISTA DEL CINEMA ITALIANO E NON SOLO

E anche lui, Carlo Croccolo, uno degli attori più versatili ci ha lasciati, una delle migliori spalle di Totò. Nato a Napoli nel 1927, Carlo fu attore, regista, sceneggiatore, doppiatore. Con lui se ne va un altro pezzo di quel nutrito numero di caratteristi che il cinema italiano, di quell’epoca, ci ha regalato. Insieme a Giacomo Furia fu forse uno dei più grandi di quel fortunato periodo del nostro cinema. Croccolo si rese famoso per i film con il principe del sorriso Totò.  In uno di questi film, 47 morto che parla, il regista gli chiese di essere meno “presente” perché la sua personalità, il suo modo di interpretare poteva diventare “ingombrante” sulla scena che doveva essere solo del Principe De Curtis. Il suo maggiore impegno professionale fu nel cinema, dove girò più di 100 films, lavorò oltre che con Totò,  con Nanny Loy, con Giuseppe Tornatore, nel 1989 con Luigi Magni nel film “O Rre” che gli valse un David di Donatello. Poi con Peppino e Eduardo De Filippo con i quali collaborò anche nella sua attività teatrale. Fu notato anche dal duo Garinei Giovannini che lo vollero in “Rinaldo in campo” da comprimario di Modugno, anni dopo lo vollero protagonista in “Aggiungi un posto a tavola” Come doppiatore gli fu affidato il compito di sostituire Alberto Sordi nel dare la voce ad Oliver Hardy, Ollio. Quando Totò si ammalò toccò a Croccolo il compito di doppiarlo, e lui lo fece in modo perfetto. Apparve anche in televisione in programmi di varietà, il suo debutto sul piccolo schermo risale al 1957 nello sceneggiato “L’Alfiere”. Una vita intensa quindi e dedita all’arte, non trascurando però la vita privata, l’amore.  Fecero scalpore le voci intorno ad un presunto un suo flirt con la grande e bellissima Marylin Monroe. Croccolo non confermò mai fino all’età di 81 anni quando confessò:«Sì, è vero. Marylin Monroe e io abbiamo avuto una storia d’amore. E’ durata soltanto tre mesi ma io ero pazzamente innamorato di lei. Solo che stare con lei era un inferno e io, alla fine sono fuggito». Noi lo ricorderemo sempre con gratitudine e con un sorriso, come uno di quelli che ci regalava in ogni sua interpretazione. Ciao Carlo grazie e R.I.P.