AL NUOVO GOVERNO IL COMPITO DI DARE UNA SVOLTA NEL RISPETTO DEI DIRITTI UMANI E NORME INTERNAZIONALI
Il nuovo rapporto del segretario generale dell’Onu sulla Libia, reso noto oggi da Avvenire, e che è sul tavolo dei giudici del Tribunale Internazionale dell’Ajaè un documentato, implacabile ed oggettivo atto di accusa per tutte quelle violazioni dei diritti umani e della dignità delle persone di cui si sono macchiate e si stanno macchiando le autorità libiche, la cosiddetta Guardia Costiera libica e le varie milizie nei confronti dei profughi e dei migranti, moderni schiavi del 3º Millennio.Non avevamo dubbi sul fatto che la realtà fosse questa. La nostra denuncia pubblica è nota da tempo.Ora chi ha permesso in Europa e anche nel nostro Paese che tutto questo avvenisse in questi anni ne dovrà essere responsabile di fronte alla propria coscienza, all’opinione pubblica e nelle aule di giustizia internazionale.Alla politica italiana e al nuovo governo spetta invece il compito di fare subito una netta svolta nel rispetto dei diritti umani e delle norme internazionali, annullando gli accordi e i memorandum sottoscritti dai precedenti governi e facendo entrare nei propri porti le navi con i naufraghi a partire dalla Ocean Viking, che non può rimanere in mezzo al mare.
