BORIS BEFFATO FA I DISPETTI, CHIEDE IL RINVIO DI BREXIT MA NON LO FIRMA

Boris Johnson premier forse ancora per poco chiede il rinvio di Brexit ma non firma la lettera all’Ue. Anonimo governo britannico che non allevia la vergogna di fronte al mondo. La richiesta di rinvio è stata accompagnata da una seconda lettera, questa firmata dal premier, in cui egli scrive che ritiene il rinvio un errore.Espressioni di personalismi arroganti, vizio dei nuovi leader di creazione populista, applausi o pernacchie. A forte rischio di queste ultime, l’ormai improbabile premier britannico Boris Johnson non ha firmato lettera con cui chiede rinvio all’Ue. Buffonata, la sintesi del giudizio politico diffuso. «Sembra una surreale tragicommedia, invece è la Brexit. Ed è tutto vero», scrive uno stupito Antonello Guerrera su Repubblica.«Nella notte tra sabato e domenica Il premier britannico Boris Johnson ha inviato la lettera all’Ue con la richiesta di rinvio della Brexit fino al 31 gennaio 2020, come imposto dall’emendamento Letwin che ieri ha rimandato l’approvazione del suo controverso accordo Brexit»… CONTINUA SU REMONDINO: