CAGLIARI, STORIA DI FRANCESCO, SARTO ‘SOLIDALE’
L’uomo nella foto è Francesco Iddas, 52 anni, sarto di professione.Vive e lavora a Cagliari, città che negli ultimi decenni ha dovuto fare i conti con una crisi senza precedenti. ‘Oggi è povero anche chi ha una piccola pensione ‘, dice Iddas che ha deciso di donare gratuitamente giacche camicie pantaloni ai più bisognosi. ‘Rimanenze di magazzino ‘, precisa il sarto, quasi a voler sminuire il suo gesto finito sui rotocalchi locali e nazionali. Capi perfettamente puliti, nuovi di zecca o rimessi a nuovo. Capi portati a riparare ma poi dimenticati, capi lasciati dai clienti perché non più di tendenza o fuori taglia.Ma tutti perfettamente utilizzabili. Da chi ne ha più bisogno. ‘Se questo capo può esserti utile puoi metterlo in busta gratuitamente e portarlo via per utilizzarlo, è un dono della sartoria reso possibile dai suoi clienti. Prendilo solo se hai realmente bisogno, non rivenderlo’recita il cartello messo all’interno della ‘vetrina solidale’. Una mano tesa verso chi vive in ristrettezze, ‘non ho inventato nulla di speciale’, sischernisce Francesco . Sono sempre di più i commercianti impegnati nel sociale. Dai panettieri ai ristoratori, dai barbieri ai fruttivendoli. Nei giorni scorsi abbiamo letto persino di alcune ‘farmacie di strada’ che mettono a disposizione farmaci di ogni tipo per le persone che non possono permettersi di curarsi. Francesco, uno di loro.Nella sua vetrina, oltre agli abiti, un’infinita umanità : ‘spero solo che altri possano copiarmi. Sono tanti, troppi, ad aver bisogno’
