CARO CANNATA, NON CI SONO RAGAZZI COLPEVOLI DI AMARE
“Egregio Dottor Cannata, sono la mamma di due figli e come mamma, madre e insegnante ho l’obbligo di rispondere alle sue affermazioni che offendono ragazzi e ragazze che ogni giorno vedo battersi per un’Italia migliore. Ragazzi che vengono emarginati e derisi, che avranno un futuro da dimenticare grazie ad una classe politica che li ha già condannati a morte. Ma, la prego, non leviamo per favore l’amore. Per Lei, Dottor Cannata ci sono ragazzi colpevoli. Colpevoli di amare. Lei, persona delle istituzioni che dovrebbe difendere la nostra miglior gioventù, ha scritto parole che potrebbero uccidere. E non solo i ragazzi che lei ha indicato con il suo dito accusatorio, ma tutti noi. Lei è riuscito a piegare anime, respiri affannati a genitori che stanno lottando per la felicità dei loro figli.“E questi schifosi continuano imperterriti. Ammazzateli tutti ste lesbiche, gay e pedofili”,“Merde, feccia”.Queste le sue parole, parole che forse non dirà la domenica a Messa, ma di notte mentre pensa che il buio copra le sue menzogne. Quanti genitori si saranno addormentati dopo averla letta, raccogliendo le loro lacrime su visi già intrisi di malinconia. Ma sono sicura, sempre con i pugni serrati e la rabbia dipinta nei loro sorrisi.Se le scrivo è per dirle, che io darò a tutti i ragazzi che incontrerò lungo il resto della mia vita, il loro modo di abitare nel mondo. Forse nei loro vestiti mai messi , e soprattutto, per non essere uguali agli altri. Per non apparire quelli che non sono e per far capire che una vita se non la si vive quasi come in un canone inverso, deve essere dipinta giorno dopo giorno.
