GRETA, I SUOI GRANDI IDEALI, E LA POCHEZZA CHE INCONTRANO SU FACEBOOK

GRETA, I SUOI GRANDI IDEALI, E LA POCHEZZA CHE INCONTRANO SU FACEBOOK

È incredibile la pochezza che si incontra spesso qui su facebook. Sarà capitato anche a me di essere banale, magari pure senza accorgermene perché spinto da una mia necessità. Le spinte, quelle negative, non costruttive, a esibirsi su Facebook possono essere tante. La voglia di stupire, la voglia di esporsi, l’idea di dover dire qualcosa di sorprendente, offendere, eccepire a tutti i costi, e la inevitabile e molto umana voglia di essere simpaticoni. Per una battuta s’ammazzerebbe un parente. Adesso, allora, la cosa da rilevare, senza altre osservazioni inutili, sulle lacrime di rabbia di Greta e sul suo ditino puntato contro i potenti, ditino che , assieme a tanti altri, poteva essere mille volte prima di oggi non solo quello di una ragazzina coraggiosa, ma il ditone di tutto il mondo, è che, come io spero, la terra e tutti noi dobbiamo a lei forse un nuovo futuro. Questa ragazzina ha mosso intere masse, tanto più rilevante il fatto che siano masse di giovanissimi come lei. Mentre l’ uomo continua a suicidarsi di capitalismo. Io c’ero al primo Friday for future. E almeno io la ringrazio. E però, appunto, ecco che, qui su Facebook, c’è chi dice che sorride poco ( ma come? Piange per un futuro che stanno sottraendo a quelli della sua età? E che c’avrebbe da ridere? E mica solo lei?), chi dice chissà cosa avrà dietro, chi dice che ha lo sguardo inquietante….piccolezze da tastiera di fronte a chi ha saputo, per prima, indicare ai potenti l’ora sull’orologio della esistenza. Non é più l’ora dei giochi, è forse l’ultima ora per salvare il pianeta….però, Greta, sorride troppo poco… pensa se c’era Facebook pure all’epoca di Giovanna D’Arco…