I BAMBINI CHE LA FRANCIA NON VUOLE, L’ODISSEA DEI FIGLI DELLA JIHAD

I bambini che la Francia non vuole. Oltre duecento i minorenni, figli dei jihadisti andati a combattere con l’Isis, rinchiusi nei campi di detenzione curdi in Siria. Le condizioni sono sempre più allarmanti denunciano I legali delle famiglie: «nelle strutture c’è mancanza di acqua e cibo, e spuntano tubercolosi e colera». I familiari hanno denunciato il ministro degli Esteri Le Drien.I bambini che la Francia non vuole. «Più di duecento bambini e le loro madri esposti a trattamenti inumani e degradanti e al rischio di morte imminente», è questa la condizione nella quali si trovano mogli e figli dei jihadisti partiti dalla Francia per andare a combattere con il Califfato in Siria ed Iraq. La denuncia sulla loro sorte arriva da una dozzina di famiglie che hanno chiamato in causa a livello legale il ministro degli Esteri transalpino Jean Yves Le Drien… CONTINUA SU REMOCONTRO: