IL VERO NEMICO DI SALVINI E’ LA MELONI, NON RENZI
Non è daMatteo Renziche deve guardarsiMatteo Salvini, ma da un altro personaggio assai vicino a lui che lo insidierà nei prossimi mesi. Non entro nel dibattitose aPorta a Portaabbia vinto l’ex presidente del Consiglio o l’ex ministro degli Interni. Ciascuno di voi si sarà fatta una sua idea. Io no. IL VOTO DI DESTRA CON MELONI PUÒ TORNARE A CASA La crescita della Meloni non deriva solo dallo sgonfiamento diForza Italia. Né forse dal recupero del voto cheGianfranco Finiha disperso. In parte credo stia iniziando il rientro a casa delvoto di destra. C’è una destra profonda nel nostro Paese che è stata a lungo alla ricerca di unaleadershipe di una patria. Fini sembrava aver dato a questo mondo una possibilità. Poi l’ha buttata via. A quel punto la mossa di Salvini si è rivelata geniale. Giorgia Meloni sembrava, è sembrata anche a me, unagiovane politicache cercava di racimolare voti di nostalgia, non tanto delfascismo, quanto dei valori della destra post-fascista. Fino a che Salvini appariva il cavallo vincente, la povera Meloni ha dovuto fare anticamera e l’ha fatta dignitosamente con una “tigna”, direbbero aRomacon una espressione che lei conosce bene, encomiabile. LA SINISTRA DOVRÀ SCEGLIERE TRA UN LEADER MODERATO E UNO IDENTITARIO Ora tutto sta cambiando. Salvini va su e giù nei sondaggi, vince o perde con Renzi ma è stracotto. Meloni appare invece in grande forma. Lo dico col dispiacere di un avversario tenace. Nasce da qui la mia convinzione che se la fondatrice diFratelli d’Italiariuscirà a spogliarsi dall’immagine della urlatrice di destra (unaDaniela Santanchéromanizzata), verso di lei si dirigerà tutto il voto di destra che lasceràSilvio Berlusconie che smetterà di investire su Salvini. A quel punto il gioco si farà divertente. Avremo a destra due partiti alleati ma in forte competizione, e solo uno dei due avrà come leader una personalità non ancora segnata dalla sconfitta. Lasinistrache potrà fare a questo punto? Tifare per l’uno o per l’altra è tempo perso. Dovrà decidere se affidarsi alleader moderatoche si affaccerà, si tratti diGiuseppe Conte, di Renzi o diUrbano Cairo, o se proverà a tirare fuori dalla propria storia il proprio futuro. Sono pessimista.
