IL VIZIO DI TRUMP DI CHIEDERE AIUTO AI GOVERNI STRANIERI PER SCREDITARE GLI AVVERSARI

II presidente Usa non solo ha fatto pressioni su Kiev per indagare sui Biden, ma si è rivolto a Italia e Australia per ottenere informazioni su Mueller. Nemmeno lui è consapevole del guaio in cui si è cacciato. n questi giorni, guardare il telegiornale negliStati Unitiè come assistere una puntata delTrono di Spade. Ormai, la scrittaBreaking Newssotto ivisi incredulidei giornalisti è all’ordine del giorno.Lunedì l’ultimo scoop: pare che ancheMike Pompeo, segretario di Stato, abbia partecipato allafamosa telefonatatraDonald Trumpe ilpresidente ucrainoche il Tycoon si ostina a definire «a perfect phone call». Non sembrerebbe poi una notiziona: e allora? Allora, cari miei, iproblemiper il presidente e tutto il suoentouragediventano ancora più gravi. Primo, perché in una intervista di qualche giorno fa Pompeo, senza muovere ciglio, aveva addirittura negato di aver letto latrascrizione della telefonata. Perché farlo se era presente al colloquio? E perché non hadenunciatole pressioni esercitate dal presidente suKievper indagare sullafamiglia Biden? Sono domande, queste e molte altre, che laCommissione Intelligenceguidata dal democraticoAdam Shiffvorrebbe rivolgere al segretario di Stato, il quale però ha già detto di non avere alcuna intenzione di rispondere. LE MINACCE DI TRUMP ALLA TALPA Il secondo scoop, che personalmente trovo davvero difficile da digerire, è il modo in cui il presidenteTrumpsta attaccando ilwhistleblower, latalpache ha scoperchiato lo scandalo. Questa persona ha ildiritto di mantenere l’anonimatoe diessere protetta dalle autorità, specialmente dopo che Trump ha dichiarato: «Voglio sapere chi è la persona che ha dato alla talpa tutte queste informazioni, perché è una spia. Sapete bene cosa facevamo in passato, quando eravamo in gamba? Vi ricordate? Cosa facevamo alle spie e a traditori? Gestivamo la cosa un po’ diversamente da adesso…». Insomma, unaminaccia di morte, come i veri dittatori. In un’intervista, Trump ha annunciato che sta indagando sulla sua identità, non capendo il perché non abbia accesso alle informazioniSpieghiamoglielo noi: Mister President, non può perché ci sono delleleggi federaliche ne proteggono l’anonimato. Perché lei ha minacciato di condannarlo a morte. Perché se il nome del whistleblower uscisse, nessun altro al mondo oserebbe fare una cosa del genere, e cioè assicurarsi che allaCasa Biancanon accadano fatti illegali. Le talpe sono essenziali per lademocrazia, Mister President.