IO,  L’ALGORITMO E IL DELATORE

A te che sorridi felice sappi che la mia libertà oggi negata, sarà la libertà che un giorno toglieranno anche a te e non solo sul web. A te che mi ribadirai che avrò condiviso tanto e che l’algoritmo si stanca, sappi che oggi avevo scritto un solo post ed era di protesta per la mia terra dal titolo I treni…del sud. A te che dirai ” ecchisenefrega non si muore senza Facebook” sappi che si muore senza diritti e si muore soprattutto senza che si dia voce a quei diritti. A te che compatisci quelli che tu ritieni patetici e inutili prese di posizione, sappi che se lo fossero, come lo sono le tue, probabilmente oggi Facebook non mi avrebbe tolto il diritto di parola. A te, si a te che mi hai segnalato non dirò mai a buon rendere. Dirò solo: non permetterò mai che tu consenta lo scempio dell’art. 21 della Costituzione. Perché io ho ciò che tu non potrai mai avere: Amici veri che si fanno gambe e parola per me. Tu, delatore, non sai neppure di cosa parlo. Ti è bastato un click per segnalare , non ti basterà un click per recuperare una dignità che non hai.