LA SUGAR TAX TASSERA’ BEVANDE ZUCCHEROSE SOPRA UNA CERTA SOGLIA

LA SUGAR TAX TASSERA’ BEVANDE ZUCCHEROSE SOPRA UNA CERTA SOGLIA

Sfatiamo un mito. Gli incentivi fiscali (e relative disincentivi) possono fare molto, ma non hanno la capacità salvifica che in molti, soprattuto al governo, hanno di cambiare abitudini sociali tout court. O di cambiare totalmente la società (un esempio? La Carbon Tax francese che ha scatenato i Gilet Gialli). Sopratutto se si parla di abitudini individuali, come quelle alimentari. Se si vogliono evitare problemi di diabete e obesità infantile si deve agire su cultura e educazione, non solo sul prezzo delle bibite. Bibite che non cambieranno per delle tasse, ma che possono cambiare se la domanda cambia. E, come dimostrano CocaCola Zero e tutta la gamma Zero/Stevia (sempre CocaCola), la domanda che parte da una sensibilizzazione culturale e sociale, crea poi l’offerta che vogliamo (ovvero un prodotto sugar free). Ma questo cambia molto poco se la tassa, come ha, ha una soglia, perché basta adeguare le ricette e si scende sotto soglia. Perché se io diminuisco il numero di calorie di un prodotto, ma il soggetto ne consuma sempre di più, avrò di nuovo il problema. la SugarTax tasserà bevande con contenuto di zucchero superiore ad una soglia, idealmente 100. Secondo la legge costerà di più. Mettiamo che il sistema coercitivo funzioni – opinabile, ma possibile – e che l’aggiustamento porti a produrre le stesse bevande, ma con contenuti in zuccheri sotto soglia, diciamo 95 (cambia la ricetta). Il singolo prodotto contiene meno calorie, ma se io ne bevo sempre 2 o 3 al giorno, assumo sempre una superdose di zuccheri. Se ne bevo 1 al giorno per una settimana, sempre tanti zuccheri sono. Capite perché il problema è soprattutto culturale? Difficile pensare che basti una tassa sullo zucchero per far cambiare le abitudini alimentari sbagliate e ridurre l’utilizzo di bevande gassate. E poi, anche se fosse, cosa cambia? Lo zucchero c’è un mille prodotti, fra cui caramelle, merendine, nel mettere venti chili di zucchero nel the o nel caffè o mangiare 100 biscotti a colazione etc.). Piccola nota: la sinistra si batte da sempre contro la visione dell’essere umano come consumatore e soggetto economico, poi, come sempre, decide che le tasse, quindi la leva fiscale, siano la soluzione trattandoci esattmaente come puri soggetti economici.