LA VITA? UN MERAVIGLIOSO ED UNICO FILM
Fatemi usare il cinema come metafora va…. Se uno vede la vita come fosse un set, e non c’entra il fatto che é anche il mio lavoro, parlo di una qualsiasi persona,si accorge che ogni suo momento può essere paragonabile ad una “soggettiva”. Che é un concetto parente del “punto di vista” , ma non é la stessa cosa. Eh sì perché in questa visione delle cose noi “siamo” la macchina da presa, i nostri occhi sono l’obiettivo della macchina da presa. In diretta, filmando, momento per momento, la nostra storia. Allora se uno entra in una stanza dove ci sono io, io sto vedendo lui che entra da destra,ma lui sta vedendo , con la sua m.d.p., i suoi occhi,io che gli entro in campo da sinistra…e tutti giriamo il nostro film quotidiano, che ha l’unica differenza col cinema di non essere scritto, di sorprendere ad ogni inquadratura. Un film che non vedrà nessuno, che vedremo solo noi, ma che é il nostro, come quello di Tizio è di Tizio. E che non é che per questo vale più o meno di un altro. Sicuramente il film che hanno girato gli occhi di un fortunato privilegiato sarà forse, non più bello, ma più leggero di chi é cresciuto in guerra, ma questo pensiero della ” soggettiva” mi aiuta senz’altro a rispettare chi ha filmato con gli occhi il peggio, l’orrore e il dolore
