LIGURIA, LA CRISI CRONICA DELLE INFRASTRUTTURE DANNEGGIA L’AGRICOLTURA. MA C’E’ CHI RESISTE NONOSTANTE TUTTO

LIGURIA, LA CRISI CRONICA DELLE INFRASTRUTTURE DANNEGGIA L’AGRICOLTURA. MA C’E’ CHI RESISTE NONOSTANTE TUTTO

Elisa Core, laureata in Economia e commercio, era destinata a nuotare fra moduli e fatture nello studio da commercialista del padre.Sara Armellino, laureata in Scienze forestali e ambientali, avrebbe probabilmente trovato lavoro all’estero. Invece ora entrambe dividono le loro energie fra ungreggedi “marmocchi” (due a testa, quasi tutti piccoli) e uno di pecore e capre con cui producono formaggi per buongustai a Saliceto, al confine fraPiemonteeLiguria. In un’area in cui i giovani fuggono in massa e la popolazione invecchia a ritmi giapponesi, Elisa e Sara hanno deciso di restare, catturate da un doppio incantesimo: quello della campagna e quello di unagrottascavata a mano neltui(in dialetto “tufo”), che durante la guerra veniva usata come rifugio e che ora servirà a stagionare un formaggio di pura pecora a latte crudo, che si chiamerà “Stagionato della Gruta gran riserva”. Chiedo: “Oggi le formaggette si trovano anche al supermercato. Come fate da sole a reggere la concorrenza?” “Abbiamo clienti selezionati che tengono allaqualità– risponde Sara – le nostre formaggette costano di più, ma il cliente sa che tipo di lavoro c’è dietro e che facciamo tutto noi: dal nutrire le pecore alla vendita. È importante che igiovanirestino sul territorio, se no qui ci sarebbero solo boschi abbandonati. Vendiamo a privati, a negozi, a piccoli supermercati con prodotti selezionati, ma vendiamo soprattutto inVal Bormida”.