“OGGI IL GRANDE PERICOLO È L’ANTIFASCISMO” IL DANNUNZIANESIMO STRACCO DI GIORDANO BRUNO GUERRI
Il richiamo di prima pagina, lo trovate nel primo dei commenti, è tratto da “La Verità” di oggi. Giordano Bruno Guerri, classe 1950, senese, storico, saggista e giornalista, soprattutto “liberale, liberista, libertario e libertino” (ma poi, in riguardo all’ultima voce, ha messo la testa a posto sposandosi e avendo due figli), dice in un’intervista rilasciata a Daniele Capezzone che “ormai è palese: il grande pericolo è l’antifascismo”. Urca! Affermazione impegnativa. Vero è che Bruno Guerri ha appena interpretato una specie di giovane Mussolini interventista nel film “Martin Eden” di Pietro Marcello; ed è altrettanto vero che dal 2008, ormai è al terzo mandato, dirige il Vittoriale degli italiani di Gardone Riviera, molto dannunzianamente identificandosi con il Vate.Un amico edicolante mi ha prestato una copia del quotidiano diretto da Belpietro. Capezzone, che firma altri due articoli in un giornale di 24 pagine, domanda a un certo punto: “Quanto la fa sorridere che, con Forza Nuova e CasaPound che complessivamente non arrivano allo 0.8 per cento, ci sia chi teme un imminente ‘ritorno al fascismo’?”. Purtroppo GBG, che è uomo colto e intelligente, invece di dribblare la domanda già con la risposta incorporata, replica così. “(…) Più che al rimpianto per il fascismo, si assiste all’enfatizzazione dell’antifascismo, la nuova religione civile che fu imposta nel dopoguerra. Secondo la ‘legge degli estremi’ di Jean Baudrillard, quando un fenomeno giunge al suo massimo si rovescia nell’opposto, per una dinamica interna e misteriosa, superiore al fenomeno stesso: il recentissimo rigurgito di antifascismo di fronte a un ‘fascismo’ che non è tale rischia di farlo rivivere, di dargli un nuovo senso”. Sarà. Se rigurgito c’è stato, in questi ultimi mesi, m’è parso piuttosto univoco, di colore tendente al nero littorio.
