OGNI COSA È COLLEGATA NELL’UNIVERSO. TUTTO FA PARTE DI TUTTO

OGNI COSA È COLLEGATA NELL’UNIVERSO. TUTTO FA PARTE DI TUTTO

I risultati ottenuti dagli studi teorici e sperimentali, scientifici, corroborano in ogni caso, la conclusione chel’universo ammette l’esistenza di “interconnesioni non locali”:  qualcosa che ACCADE QUI può essere correlato con qualcosa che ACCADE LAGGIU’, ANCHE SE NON C’E’ NULLA CHE SI SPOSTI DA QUI A LI’ E ANCHE SE NON C’E’ ABBASTANZA TEMPO PERCHE’ SI VERIFICHI ALCUNCHE’, AD ESEMPIO PERCHE’ LA LUCE VIAGGI TRA DUE PUNTI. La connessione tra due particelle può permanere ANCHE SE SI TROVANO AGLI ESTREMI OPPOSTI DELL’UNIVERSO. Dal punto di vista della loro correlazione, malgrado l’immensità dello spazio che le separa,E’ COME SE FOSSERO POSTE UNA ACCANTO ALL’ALTRA. Con una certa semplificazione, anche se le due particelle sono nettamente separate, possiamo dire che la meccanica quantistica dimostra che   QUALSIASI COSA FACCIA UNA PARTICELLA, L’ALTRA FA LO STESSO. Possono esistere, contrariamente a quanto credeva Einstein,connessioni quantistiche, strane, bizzarre, “sovrannaturali” tra un corpo che si trova qui e uno che si trova là. Il ragionamento che fa giungere a questa conclusione è tanto complesso che ai fisici sonooccorsi più di 30 anni per comprenderlo in tutte le sue sfumature. Coppie di particelle adeguatamente preparate (detteentangled)nonacquisiscono le proprietà misurate in modoindipendente:sonocome due dadi magici, uno lanciato ad Atlantic City, l’altro a Las Vegas, ognuno dei quali segnacasualmenteun punteggio, che èsemprein accordo con quello dell’altro dado.Le particelleentangledsi comportano nello stesso modo, ma non per magia:anche se spazialmente distanti, non si comportano in maniera autonoma una dall’altra. Le conseguenze di questa scoperta, sono colossali:L’universo NON E’ LOCALE. L’effetto di ciò che facciamo in un luogo piò essere correlato CON QUANTO ACCADE IN UN ALTRO LUOGO, ANCHE SE ESSI SONO TROPPO DISTANTI PER PERMETTERE AD ALCUNCHE’ DI TRASMETTERE UN QUALUNQUE TIPO DI INFLUENZA NEL TEMPO DATO. Le particelle hannoUNA ORIGINE COMUNE CHE LI CORRELA.In sostanza, per quanto si allontanino una dall’altra e siano spazialmente distinti,LA LORO STORIA LI ACCOMUNA. Anche quando sono lontani, FANNO PARTE DI UNO STESSO SISTEMA FISICO, DI UNA UNICA ENTITA’ FISICA. Concludendo: DUE OGGETTI POSSONO ESSERE SEPARATI DA UN’ENORME QUANTITA’ DI SPAZIO E, CIO’ NONOSTANTE, NON AVERE UNA ESISTENZA DEL TUTTO INDIPENDENTE.  Possono cioè essere uniti da una connessione quantistica,l’Entanglement, che rende LE PROPRIETA’ DELL’UNO DIPENDENTI DA QUELLE DELL’ALTRO.  Lo spazio non distingue gli oggetti correlati in questo modo, NON E’ IN GRADO DI ANNULLARE LA LORO INTERCONNESSIONE: anche una enorme quantità di spazio NON NE INDEBOLISCE MINIMAMENTEL’INTERDIPENDENZAQUANTISTICA. Ciò significa cheOGNI COSA E’ CORRELATA CON TUTTE LE ALTRE, E CHE LA MECCANICA QUANTISTICA STABILISCE UN’ENTANGLEMENTUNIVERSALE. In fondo, del resto, al momento del BIG-BANG,TUTTO ERA IN UN UNICO LUOGO. Informazioni estratte da:Brian Greene (professore diFisica e Matematica alla Columbia University diNew York), “La trama del cosmo –spazio, tempo, realtà”.  A cura diClaudio Bartocci, Einaudi, 2004