PAPETE, ASSUNTO COME CARRELLISTA, INSULTATO SUI SOCIAL: ‘PRIMA I SARDI’
Qualche giorno fa la storia di Monday,il giovane nigeriano multato a Mestre perché pulisce la strada ‘senza autorizzazione comunale’. Oggi quella di Papete(con una sola e, occhio) ,anche lui giovane migrante.I due accarezzano lo stesso sogno: potersi integrare nel Paese che li ospita. Rendersi utili alla comunità per non dover elemosinare la carità a nessuno. Sono giovani, forti e vogliono ritagliarsi un angolo di mondo. Papete vive a Sassari e da pochi giorni è il nuovo carrellista di un supermercato della cittadina sarda: ‘voglio lavorare’, ha detto ai responsabili del market, ‘mettetemi alla prova’. Detto fatto. Papete aiuta le signore in difficoltà con le buste della spesa,carica i pacchi all’interno delle macchine se richiesto, rimette a posto i carrelli lasciati incustoditi. E naturalmente butta un occhio alle auto in sosta, spesso oggetto di malintenzionati. Insomma si è ‘inventato’ un servizio per non stare ‘semp co telefono mman’, tanto per citare uno dei tormentoni estivi. Tutto bene quel che finisce bene, dunque. Eh, no, manco per sogno, siamo pur sempre in Italia. Paese sempre più insofferente, intollerante ma anche sempre più stupidamente razzista. E’ bastato che la pagina Fb del supermercato pubblicasse la foto del giovane carrellista che si è dato la stura a una pioggia dicommenti carichi di veleno, rabbia, odio. ‘Pure mio marito lo avrebbe fatto se lo avessero chiamato. E mio marito è ITALIANO’, ‘Prima i sardi’, ‘E poi ci sono i sassaresi in coda alla Caritas’, sono solo alcuni tra le decine e decine di commenti al post, ci vanno giù di brutto, non manca neppure ‘eccone un altro a rubare il lavoro agli italiani’. Già,i bravi buoni e caritatevoli italiani.Che per carità, hanno tanto di cui lamentarsi e indignarsi, ma che sempre più spesso, diciamolo pure, la fanno fuori dal vaso. Ieri con Monday, oggi con Papete. Domani con Mhamood o con Karim, fate voi, la caccia è aperta.
