PERCHE’ LA CRISI ECONOMICA: UN GIUDIZIO AL DI SOPRA DI OGNI SOSPETTO

“La crisi è generale; perché a decelerare, nel 2019 è il 90% del mondo. E questo in una condizione di deficit alti, di una politica monetaria estremamente lassista, di tassi di interesse vicini allo zero, di profitti alti e di capitali disponibili praticamente senza limiti. Ma il fatto è che stiamo entrando in una crisi strutturale e di lungo periodo, legata alla cronica mancanza di domanda. Cosa si può fare, allora, qui e ora ? Primo porre fine alle guerre commerciali; secondo porre sotto stretta sorveglianza i paesi con surplus strutturali; terzo e soprattutto avviare una politica pubblica di investimenti mirati.”Un tardomarxista, cultore delle teorie della crisi? Un keynesiano riemerso dalla tomba? A parlare è Lawrence Summers, ministro americano del tesoro. E per lunghi anni. Una bella soddisfazione. Temperata però dal fatto che il Fondo monetario, per nulla rinsavito, ha dato l’ennesimo bacio della morte all’ennesimo paese dell’America latina. Leggi il prestito di circa 5 miliardi di dollari all’Ecuador, con annesse prescrizioni di tagli: il che ha fatto esplodere una protesta violenta di sindacati, studenti e movimenti indi genisti e la fuga del presidente a Guayaquil. Mentre in Argentina, tra una distribuzione di cibo e l’altra, si attende l’immancabile ritorno dei peronisti.Una cronica mancanza d’intelligenza?