PERCHE’ RADIO 24 NON FA UNA RASSEGNA STAMPA NORMALE?

PERCHE’ RADIO 24 NON FA UNA RASSEGNA STAMPA NORMALE?

Sono un ascoltatore fedele di Radio24, quindi ogni tanto mi pronuncio qui, s’intende senza la pretesa di essere ascoltato, su pregi e difetti dell’emittente legata alla Confindustria. Solo stamattina, ho potuto ascoltare il nuovo corso di “24 Mattino”, la tribolata fascia mattiniera ogni anno esposta a qualche cambiamento. Dal 2 settembre la gestisce l’ottimo Simone Spetia, al quale però hanno affiancato, non si capisce bene perché, due soloni come Paolo Mieli e Maria Latella. Il primo, di cui certo non scarseggia la presenza in tv, a partire da RaiStoria, commenta con il conduttore la rassegna stampa tra le 7.15 e le 8; la seconda, fino all’anno scorso titolare assoluta della rassegna stampa dopo aver preso il posto di Luca Telese, sembra essere diventata, dalle 8.15 alle 9, quello che era con lei Oscar Giannino prima di essere fatto fuori da Radio24.Risultato, parlo solo da ascoltatore: la rassegna stampa è ridotta ai minimi termini, vengono citati solo tre-quattro giornali, sempre gli stessi, sommariamente, manca una visione d’insieme sulle prime pagine, il tutto sbrigato velocemente, come una rottura, per passare la parola a Mieli che commenta perlopiù solo i pezzi del “Corriere della Sera”, quotidiano sul quale scrive e del quale fu due volte direttore.Le cose peggiorano, francamente, con la seconda parte. Maria Latella, non sentendosi più la padrona di casa, mal sopporta, si direbbe, il nuovo ruolo di Spetia: ne esce un duetto asprigno, nervosetto, nel quale ciascuno dei due, più che offrire diversi punti di vista, sembra voler presidiare il territorio e battibeccare un po’. La morale è semplice: non sarebbe meglio evitare di chiamare sempre gli stessi, i quali fanno già molte cose, se non troppe?Intanto leggo che, sempre da stamattina nella fascia 8-9, il licenziato Oscar Giannino debutta su Radio Capital, diretta da Massimo Giannini. Una buona notizia per il giornalista economico, già alle prese con varie traversie personali, professionali e processuali; mi auguro solo che, essendo bravo e informato, si sia calmato un po’.