SALVINI? UN GRADASSO INCAPACE, MA NON IL MALE ASSOLUTO
Penso che Salvini si sia dimostrato un gradasso incapace e che per via della sua ignoranza e arroganza, miscela micidiale, gli sia preclusa la possibilità di imparare dai propri errori. Però non lo ritengo affatto il male assoluto e neppure un razzista. Considerarlo tale è anzi l’unica condizione, necessaria e sufficiente, per consentirne la rinascita e il trionfo malgrado i vistosi limiti evidenziati dal fiasco estivo. Perché se le migrazioni illegali di massa verranno ignorate o dimenticate (è la tentazione del M5S) o ridotte a un pregiudizio da estirpare in nome delle magnifiche sorti e progressive del multiculturalismo (come vogliono il Pd e le sue stampelle, oltre alle multinazionali), invece che riconosciute come una pericolosissima deriva culturale, morale e sociale, niente verrà fatto per fermarle e risolverne le cause, e prima o poi (ma abbastanza presto) la situazione esploderà. Non è l’unica bomba a orologeria innescata dal più distruttivo regime della Storia umana, il neocapitalismo globalista; c’è anche quella ambientale, e l’ordigno che detonerà prima farà deflagrare l’altro.Il tempo per disattivarli è poco. Questo governo può cominciare a farlo: per questo lo sostengo e lo sosterrò. Ma se verrà paralizzato, anche solo a livello retorico, dal cupio dissolvi liberista e liberal nel magma della globalizzazione e del piùeuropeismo, allora è facile prevedere che il momento della Lega tornerà. Ed è giusto: i popoli e le comunità hanno il diritto di difendersi dall’omogeneizzazione planetaria e lo faranno, in modo equo e ragionevole o viceversa brutale e improvviso, ma lo faranno.
