SALVO D’ ACQUISTO E BEATO QUEL POPOLO CHE NON HA BISOGNO DI EROI
Torrimpietra, un paesino vicino Roma. 23 settembre 1943. La firma di Badoglio dell’ 8 settembre aveva dato la stura alla rappresaglia nazista che mentre si ritira, riversa sui civili odio e rancore. Un’ esplosione nella notte “accidentale” per la Storia, “provocata” per la propaganda nazista, fa sì che si chieda ai carabinieri della zona, aiuto per individuare gli attentatori che hanno ucciso con l’ esplosione, alcuni soldati tedeschi. La stazione dei Carabinieri era momentaneamente guidata dal vicebrigadiere Salvo D’ACQUISTO. Egli fece le indagini necessarie ma l’ evento era riconducibile a un caso fortuito e non a un attentato. I tedeschi non erano soddisfatti. Necessitava un bagno di sangue per la loro sete di vendetta. Rastrellarono cittadini fra i civili terrorizzati. Fecero una sorta di Giudizio sommario cui partecipò anche il vicebrigadiere perorando la loro innocenza. Malmenato gli fu impedito di agire. I civili incatenati furono costretti a scavare una fossa comune, la stessa che avrebbe accolto i loro corpi condannati alla fucilazione. È Storia questa. Non è una narrazione fantasiosa come il Parlamento Europeo con un’ ultima inqualificabile risoluzione, ha inteso gli anni della seconda guerra mondiale, ponendo con un colpo di spugna irresponsabile, nella stessa fossa comune nazismo e comunismo. Fu allora che Salvo D’ACQUISTO da uomo, servitore dello stato, si trasformò in eroe. Per la cronaca giudiziaria di quel giorno, fu lui ad effettuare l’ attentato. Confessò un gesto mai compiuto per salvare 22 persone scelte a caso per morire. ” Viva l’ Italia” gridò il Carabiniere mentre veniva fucilato. Viva l’ Italia che ebbe bisogno del suo sangue per celebrare la sua libertà. ” Sfortunato quel Popolo che ha bisogno di eroi! ( B. Brecht) _ Meledetto quel Popolo che ha bisogno di eroi!!!!_ Ne parlava e scriveva con cognizione di causa. Sapeva che era un Paese sfortunato quello che cercava disperatamente un Eroe, un Capopolo, cui conferire carisma e potere…. D’ altra parte la figura dell” Eroe era ciò di cui scriveva Hitler nel suo Mein Kampf !!!! Un Eroe se si va per dizionari ed enciclopedie e’ ” colui che compie un atto eccezionale, che non gli era richiesto a rischio della propria vita per giovare agli altri”. Eroe era, quindi, Salvo D’ Acquisto. Eroe e’ chi si tuffa per salvare un naufrago. Eroe e’ chi mette a repentaglio la propria vita per salvare quella degli altri senza pensare a tornaconti personali, Eroe e’ chi rinuncia ad un tran tran tranquillo in patria e va a rischiare la vita tra gli Ammalati, i derelitti del terzo mondo…. Perché ” sfortunato” un Paese che necessita di Eroi? E’ così bella l’ enfasi mediatica che ne scaturisce subito dopo!!! Il cuore esulta e ci si riempie d’ orgoglio campanilistico. E dire non sono d’ accordo, non sul gesto immenso e Divino nella sua generosità, ma sugli antefatti che hanno portato a quel gesto, fa divenire bastian contrari, che ” parlano a vuoto”! Il nostro e’ un Paese dall’ Eroismo Individuale! Perché difetta a tutti i livelli e, via via salendo nella scala gerarchica del Potere la mancanza diviene pressoché totale, il senso della Responsabilità che deriva dal Merito e dalla Professionalità. Doti, ahimè, che non si possono acquistare al mercato finanziario! Rimane solo l’ Eroismo Individuale., inteso come estrema forma di altruismo, divenuto, ormai, il solo basamento della nostra società civile. Ed e’ meno isolato di quanto si creda. E’ l’ eroismo di un padre e di una madre che combattono ogni giorno con il precariato, con gli esodi, con le tasse che strozzano per dare ancora dignità alla istituzione Famiglia. E’ l’ eroismo silenzioso dei tanti volontari sparsi sul territorio. E’ l’ eroismo di magistrati impegnati nella lotta alla mafia ed al crimine in genere che compiono ogni giorno, il loro dovere senza se e senza ma. E’ l’ eroismo di Vigili del Fuoco, Forze dell’ Ordine che, spogliati di mezzi e di dignità, sono per strada, sulla neve, tra le fiamme a barattare la Vita con un misero riconoscimento da parte di uno Stato Ladrone. E’ il nostro eroismo quotidiano di gente che tiene la sua Nave con la barra a diritta, tra flutti perigliosi che cercano di sommergerla. E non cede alle lusinghe o alla disperazione e, per dirla alla Kipling, ” trattando allo stesso modo questi due impostori”. Come le formiche o le api. Difendono il loro formicaio e il loro alveare. Anche una sola contro il mondo intero pur sapendo di venire schiacciate. Tanti eroismi individuali, nel mondo animale, che diventano una Corazza Eroica. Sarebbe bello non pensare più all’ Eroe singolo e sfortunato. Bello da vedere, da sognare, da amare ma non fatto per Vivere. Sarebbe bella la “Corazza eroica” invece, collettiva delle api e delle formiche. Quei singoli eroismi che si uniscono e diventano Forza che travolge. La Forza di un Popolo : di navigatori, poeti, santi ed Eroi Collettivi !!!Per sfatare la maledizione!!!
