SAN GENNARO FA IL MIRACOLO, MA NON PER I DIPENDENTI WIHRLPOOL E AMERICAN LAUNDRY
DI CLAUDIA SABAAlle 10.04 di ieri, il cardinale Crescenzio Sepe, mostra ai fedeli, l’ampolla con il sangue liquefatto di San Gennaro.Anche questa volta, il miracolo si è compiuto a Napoli.Napoli, la città della “camorra”, della “violenza” e della “disoccupazione”.Napoli, che proprio nel giorno del miracolo, vede raccolti davanti al Duomo gli operai Whirlpool e i dipendenti dell’American Laundry.I lavoratori della Whirlpool, chiedono garanzie sul mantenimento dei livelli occupazionali dopo che l’azienda, ha deciso di cedere la proprietà.E prima dell’inizio della solennità per il Santo Patrono, consegnano allo staff della Curia arcivescovile una lettera indirizzata a Papa Francesco, per chiedere un suo intervento.“Il Governo ci ha un po’ traditi – spiega uno degli operai, Franco Morlando – “ora deve scendere in campo Conte”.Insieme agli operai Whirlpool, anche i dipendenti dell’America Laundry, una ditta che si occupa della fornitura di biancheria agli ospedali di Napoli.Gli operai, circa venti, hanno chiesto un incontro con la Regione Campania.Con il cambio dell’appalto, temono che solo 60 dei 232 lavoratori vengano assorbiti dalla nuova ditta.Il miracolo di San Gennaro, da Napoli, è visto come un buon auspicio.Ma il clima pesante che vive la città, non accenna a diminuire.Lo ribadisce anche il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli.“La violenza genera paura, insicurezza, favorisce connivenza e complicità e ogni forma di comportamento che va contro il bene comune”, afferma infatti nella sua omelia.E a Napoli, il lavoro e la libertà individuale, continuano ad essere, diritti sempre più difficili da mantenere.
