SIRIA, UN PO’ DI CHIAREZZA

SIRIA, UN PO’ DI CHIAREZZA

Forse dobbiamo fare un po’ di chiarezza, se mai è possibile in un ginepraio come questo.– Obama e Trump sulla Siria sono simili: tutte e due, per ragioni diverse, volevano starne fuori.– Le sgangherate esternazioni di Trump fanno parte dei suoi modi. E’ vero che così è diretto, ma ritengo che esistano dei limiti e comunque non è solo uno stile. Pardon my french, ma l’uomo è poco presidenziale.– Aiuto americani a ribelli è stato di conseguenza, limitato. Se avessero voluto creare problemi seri avrebbero dato missili anti carro e anti-aerei, ma su questo c’era veto dell’establishment militare Usa e di Israele perchè temevano che missili finissero in mano sbagliate.– Penso che sia bene stare distante dall’inferno siriano. Se vuoi contrastare fallo in segreto.– Certo, i curdi non meritavano di essere lasciati al loro destino, è terribile. Ma la pagina era già stata scritta, complicato trovare alternative. L’unica era forse un impegno corale dell’Occidente ma questo avrebbe presupposto un intervento massiccio in un paese terzo. E poi cosa sarebbe accaduto: per quanto tempo sarebbe durata la tutela? Un protettorato occidentale su Rojava?– Non mi parlate di russi e iraniani. I primi sono complici dell’invasione turca, i secondi non vogliono i curdi. E’ nel loro DNA. Lo Scià aveva aiutato i curdi e poi li ha scaricati. I mullah li hanno massacrati in patria e persino all’estero (Vienna e Berlino, due stragi della leadership).– Gli Assad per anni hanno ospitato Pkk, poi lo hanno scaricato, poi lo ha riutilizzato impiegando milizie contigue. Un esempio: la strage etnica di Banyas è stata compiuta in parte da un gruppo guidato da un amicone di Ocalan.– La popolazione curda siriana ha sofferto discriminazioni ben prima della rivolta. Una volta scoppiata la guerra ha restituito le botte che ha preso. In molte zone è vero che i curdi non sono amati da popolazione locale.– Turchia è un paese Nato, ospita basi e decine di atomiche. Non mi è simpatico Erdogan. Ma cosa facciamo: espelliamo Ankara?? Tra l’altro azione anti-curda non inizia certo con il Sultano.– Putin è il grande vincitore. Non chiamatelo però arbitro, in quanto sono le parti sul terreno a decidere quando finisce la partita. In Medio Oriente va così.