TRIPLO FEMMINICIDIO DI ORTA NOVA, IL VESCOVO: “NON PARLATE MALE DELL’ASSASSINO”
DI CLAUDIA SABAUn Altare per “benedire”.Quattro bare.Due, bianche, di Miriana e Valentina Curcelli.Le altre due, a fianco, di Ciro e Teresa.Nell’aria, la triste musica di una tragedia che ha l’odore del macabro.Fuori, centinaia di persone a piangere le vittime di una strage.Vittime di Ciro Curcelli, padre di Miriana e Valentina.Marito di Teresa.Le ha uccise con la sua pistola.Un mare di gente, parenti, amici.Forse qualche curioso.Nel mistico silenzio della morte, palloncini e applausi, scuotono.E scuotono le parole di Mons. Luigi Renna, vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano: “Sono i cocci di quel capolavoro che è la famiglia, che spesso si frantuma, ma rimane la cosa più importante. Nei momenti critici non dobbiamo mai restare da soli ma avere l’umiltà di chiedere aiuto, affinché il disagio non diventi disperazione. È questo il momento di riscoprire l’umanità. Non giudicare chi è morto, non parlare male di lui, perché oggi è in una dimensione di verità che a noi sfugge”.Quel “capolavoro di famiglia”.Quel “bravo uomo”, che nessuno deve giudicare.Spero che Dio esista.Che lo giudichi.L’ipocrisia, invece, esiste di sicuro.La insegnano sin dal catechismo.E sull’altare, oggi, è andata in scena la lezione più aberrante.Quella dell’inganno
