WHIRLPOOL VENDE LO STABILIMENTO DI NAPOLI: I LAVORATORI SI INFURIANO

WHIRLPOOL VENDE LO STABILIMENTO DI NAPOLI: I LAVORATORI SI INFURIANO

Bloccata per due ore l’autostrada (poi di nuovo percorribile al termine della protesta), all’altezza dello svincolo Napoli-Salerno e (sull’altra carreggiata) della tangenziale, dai lavoratori della Whirlpool. Una manifestazione nata spontaneamente tra i lavoratori che vedono promesse non mantenute e contestano la decisione dell’aziendadi vendere la fabbrica alla società Prs. Una società di cui gli operai non conoscono nulla, che parrebbe avere sede in Svizzera, salvo poi non essere ubicata nel luogo indicato. Al suo posto solo una cassetta delle lettere così come è stata rimarcato oggi in manifestazione da alcuni operai che si sarebbero recati sul posto proprio per verificare che non si trattasse di una società fantasma. Versione che verrebbe anche confermata dalquotidiano svizzero Corriere del Ticino che fa notare che la società è “praticamente sconosciuta” in Svizzera e ha sede “nello stesso stabile dell’Associazione industriale” di cui però – spiegano fonti dell’Aiti al giornale – “non fa parte”. Sempre il Corriere del Ticino fa notare che “l’azienda non avrebbe siti produttivi, ma solo una buca per lettere presso una fiduciaria”.Gli operai hanno bloccato l’autostrada Napoli-Pompei-Salerno all’altezza del casello dell’A3: i manifestanti si sono messi al centro dell’arteria per tenere un sit-in. Così Rosario Rappa, segretario generale Fiom Napoli “Come si fa ad avere rispetto di chi al tavolo dice una cosa e fuori fa l’opposto…”. “So che quello che dite arriva da oltreoceano, ma se non avete margini di manovra ditelo. Sappiate che i lavoratori non siete riusciti a dividerli e non potete venderli come un ramo d’azienda: è necessario un accordo”, sottolinea.Al tavolo sulla vertenza Whirlpool erano presenti il sottosegretario Alessandra Todde e il vice capo di gabinetto Giorgio Sorial. l’annunciata chiusura dello stabilimento porterà al licenziamento di oltre 400 lavoratori. Poco da stare allegri con i tempi che corrono e le difficoltà di reinserimento nel mondo del lavoro a cui si è sottoposti ormai da anni.L’atto di cessione del ramo d’azienda, si legge in una comunicazione della società americana, “sarà perfezionato entro il 31 ottobre 2019 eavrà efficacia a decorrere dal 1 novembre 2019”.L’idea, stando a quanto comunicato da Whirlpool al Mise, è quella di riconvertire l’impianto di Napoli per la produzione di frigoriferi tecnologici.Promesse, accordi mancati, chiusure difficili da accettare per chi in quel lavoro non ha mai smesso di credere.