BASTA CON L’USA E GETTA, BISOGNA CAMBIARE TOTALMENTE IL MODO DI CONSUMARE
Il report di Greenpeace dice molto già nel titolo: «Il Pianeta usa e getta. Le false soluzioni delle multinazionali alla crisi dell’inquinamento da plastica».Con abbondanza di dati, evidenze scientifiche e prospetti, il report dimostra che l’impegno di molte multinazionali e rendere i propri imballaggi in plastica riciclabili e realizzati con materiali riciclati non è affatto una soluzione.Sostituire per esempio la plastica con la carta genererebbe enormi pressioni sulle foreste del pianeta (con tutto quello che ne consegue: stravolgere gli ecosistemi, distruggere le biodiversità, influire disastrosamente sul cambiamento climatico).Passare alle plastiche biodegradabili e compostabili? Essendo molte di esse costituite da plastica tradizionale, necessitano di condizioni particolari per lo smaltimento, e se disperse nell’ambiente danno luogo allo stesso impatto della plastica tradizionale.Intanto, l’industria delle fonti fossili sta reindirizzando i propri investimenti nella produzione di plastica, che aumenterà del 40 per cento nei prossimi dieci anni, arrivando a consumare – su base mondiale – il 20 per cento del petrolio.Per un dato più vicino nel tempo: alla fine del 2019 la produzione di plastica e il suo incenerimento saranno responsabili – sempre a livello mondiale – di una quantità di emissioni di anidride carbonica pari a quella di 189 centrali elettriche a carbone.Bisogna cambiare totalmente il modo di consumare. Rinunciare all’usa e getta. Dimenticarci i contenitori e gli imballaggi monouso. Escogitare sistemi di consegna o ritiro dei prodotti basati sulla ricarica e il riuso.Non può avvenire domani, il cambiamento è grande. Ma deve avvenire. E chi avrà idee, fin da ora, per anticipare questa rivoluzione, diventerà ricco. Per una volta, senza danneggiare persone, animali e ambiente ma, al contrario, proteggendoli.
