BUONGIORNO UN CORNO! MARTEDI’ 22, LE DOMANDE DI BRUXELLES ALL’ITALIA …
Arriva a Bruxelles la controversa manovra economica italiana e fa discutere l’intera Unione Europea. Molti gli interrogativi e dalla Commissione arriva una richiesta di chiarimenti aggiuntivi, soprattutto la domanda che pongono è: chi è esattamente questo Di Maio? Maratona della maggioranza per modificare la manovra, è tregua tra il premier Conte e il leader dei 5 stelle. Sui contanti, sulle carte di credito e anche sul carcere per i grandi evasori ci sarà un rinvio a luglio come spiega il comunicato finale congiunto di Conte – Del Turco: “Luglio, col bene che ti voglio, Vedrai non finirà. Luglio m’ha fatto una promessa, l’amore porterà”. Londra sempre più nel caos ma stavolta non per la Brexit. William, probabile successore alla corona, è preoccupato dall’isolamento umano in cui si trova dopo gli scontri con il fratello Harry e le polemiche sulle orge a cui è dedito lo zio, il Principe Andrea. William per recuperare la sintonia con la sua distinta famiglia starebbe adesso pensando di farsi un piercing sul glande in diretta tv. Sciopero generale venerdì prossimo a Roma, proclamato dai sindacati contro la sindaca Raggi. Non funzioneranno trasporti, raccolta mondezza e pulizie nelle scuole. Ahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahah!!!!!!!!!!!!!!!!!! Non ci riesco proprio, fatela voi la battuta. Nuove assunzioni in arrivo nella sanità pubblica. Nella sparatoria di ieri al pronto soccorso di Cava de’ Tirreni, nel salernitano, il padre del medico spara al figlio del paziente, di professione infermiere, reagisce il figlio del figlio e spara a sua volta al padre del medico. Si liberano quindi un posto da medico e uno da infermiere e ai prescelti come bonus extra verrà fornita la pistola per liberare altri posti. In Giappone in queste ore viene incoronato imperatore Naruhito. Il monarca 59enne nonostante la dichiarazione del 1946 sulla natura umana dell’imperatore viene considerato dai sudditi l’incarnazione vivente di un dio. Poi dice che uno si crede un po’ stocazzo.
