CONTINUIAMO A DIRE ‘RESTIAMO UMANI’, MA COSA VUOL DIRE?

CONTINUIAMO A DIRE ‘RESTIAMO UMANI’, MA COSA VUOL DIRE?

Ho imparato che la morte arriva e nei suoi occhi ha gote diafane di bambini colpevoli solo di essere nati sotto una cattiva stella. Una morte che porta sacchi di spazzatura pronti a coprire corpi colpevoli di vivere. Una morte che assiste a mitragliate in una notte senza stelle, guarda camion che distruggono persone rei di esistere. La morte arriva senza pronunciare il suo nome: arriva invocata, implorata da uomini che nell’oscurità uccidono sorrisi abbozzati, uccidono la sommessa gioia di bambini che non hanno mai chiesto di nascere. Li chiamano attentati, li rivendicano in nome di un Dio che non porta il mio nome. Continuano a dire “Restiamo umani”, ma ditemi cosa vuol dire?Se fossimo umani, ora, non saremo nelle nostre case a chiudere le finestre, ma scenderemo in piazza a urlare per difendere la vita, la vita di bambini che muoiono in preda ai brividi, per paura, per la mancanza di ossigeno, con la schiuma intorno alla bocca. L’umanità non può finire nelle piccole mani di fanciulli siriani, bambini dello Yemen. e tanti altri. L’umanità finisce ogni volta che cambiamo canale per non vedere, giriamo la pagina dei giornali per non leggere i loro occhi. Io non perdo sangue dal naso, non ho fitte al torace, non ho indebolimento della vista, restringimento delle pupille, eccessiva sudorazione, defecazione e minzione involontaria, contrazioni, convulsioni e barcollamenti, mal di testa, sonnolenza, interruzione del respiro e morte. Questo lo hanno vissuto ragazzi che non vanno a Scuola e non studiano il libro di Storia, ma loro si, la scrivono la Storia. E la scrivono con il loro sangue di una memoria che ogni giorno scompare. Per riapparire nelle giornate quando prepariamo la cena.