DRAGHI SALUTA LA BCE: “NESSUN RIMPIANTO, NESSUN CONSIGLIO AL MIO SUCCESSORE”

DRAGHI SALUTA LA BCE: “NESSUN RIMPIANTO, NESSUN CONSIGLIO AL MIO SUCCESSORE”

Nessun rimpianto, nessun consiglio. Con queste parole Mario Draghi saluta la Bce. E sancisce, in conferenza stampa in seguito al direttivo dell’Eurotower, la sua volontà nel non suggerire azioni al suo successore, Christine Lagarde, né tantomeno aprire ragionamenti sul bilancio del proprio mandato. Draghi ha aggiunto di sentirsi “come qualcuno che ha cercato di rispettare il mandato nel miglior modo possibile”, precisando inoltre: “Se c’è una cosa di cui sono orgoglioso è aver sempre perseguito il mandato. Mai gettare la spugna”. Per quanto concerne invece il suo futuro in politica, il presidente della Bce ha risposto: “Mi concentro sempre sulle cose che si possono fare, non su quelle che non possono cambiare. Non puoi cambiare la storia a meno che tu non sia uno storico”. Non ha quindi ipotizzato o anticipato nulla sul proprio futuro e scherzando ha detto: “Chiedete a mia moglie”. Ma ha anche definito “intensa, profonda, affascinante” l’esperienza in Bce. Interessante la sua precisazione per lo scenario economico dell’Eurozona “i rischi restano al ribasso” ha detto, con evidente riferimento ai fattori geopolitici, dazi, vulnerabilità dei mercati emergenti. Draghi ha difeso fino all’ultimo i tassi negativi, uno dei punti più controversi delle poltiche della Banca Centrale degli ultimi anni: “Il giudizio complessivo sui tassi negativi è positivo. I miglioramenti dell’economia hanno più che bilanciato gli effetti indesiderati negativi”. Stessa difesa anche per le decisioni annunciate a settembre a partire dal riavvio del Quantitiative Easing con gli acquisti che partiranno il 10 novembre. Il presidente ha osservato: “Purtroppo, tutto ciò che è accaduto dalla decisione di politica monetaria di settembre ha mostrato abbondantemente che la nostra determinazione ad agire tempestivamente era giustificata”. Intanto oggi la riunione del board ha confermato i tasi d’interesse agli attuali livelli. Il tasso principale rimane fermo allo zero. Il tasso sui prestiti marginali allo 0,25%. Quello sui depositi a -0,50%. Viene inoltre confermata la decisione del meeting di settembre in merito al Quantiative Easing, con la Bce che acquisterà titoli per 20 miliardi al mese.