DRAGHI SEGUIVA LA POLITICA, NON LA FINANZA DELL’UE
Mi rendo conto che parlare di economia in un momento in cui si diffonde la notizia dei due Agenti uccisi, non è il meglio che si possa fare. Tuttavia invito a seguire le vicende che ormai oppongono Draghi all’Europa del nord. Berlino oscilla fra necessità politiche e necessità finanziarie. A quanto pare, a sorpresa, anche la Banca di Francia critica il prolungamento del QE2 (in pratica la mera stampa di moneta per comprare il debito in eccesso) e il rendimento a tassi zero che impedisce di guadagnare dai prodotti finanziari, penalizzando il risparmio. L’opposizione al QE2, pare sia stata pari a 7 membri su 25 del Consiglio, quindi Draghi aveva dalla sua la salda maggioranza dei Paesi, guarda caso i più problematici.Vediamo solo adesso di quanto il lavoro di Draghi abbia pesato a favore dell’Italia, ossia in misura nettamente superiore di quanto ritenuto, avendo comportato un lungo braccio di ferro con i Paesi più potenti.Evidentemente, Draghi seguiva la politica, non la Finanza dell’Ue.
